Papa Francesco: "Bisogna disarmare la Terra. Nella malattia, la guerra mi sembra ancora più assurda"
La lettera a Il Corriere della Sera. Il Vaticano: il Pontefice migliora, a tratti respira senza le cannule
Papa Francesco: "Basta guerra, bisogna mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto"
Papa Francesco migliora e dal Vaticano fanno sapere che "non parla di dimissioni" e che il Pontefice, ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale, a tratti respira senza le cannule. Il miglioramento della salute di Bergoglio si evince anche da una lettera scritta al direttore del Corriere della Sera, non tanto per parlare del suo quadro clinico ma della guerra e dei suoi effetti devastanti. E le sue parole fanno ancora più rumore dopo la ripresa dei bombardamenti a Gaza avvenuti nella notte e costati la vita almeno a 200 palestinesi.
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"In questi momenti di malattia - scrive il Papa a Il Corriere - la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità.
"Dobbiamo - prosegue il Papa - disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità. Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace. Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole", ha continuato il pontefice nella missiva, scritta in risposta a un messaggio di augurio del direttore Luciano Fontana per la sua salute.
Francesco, dall'ospedale Gemelli dove si trova ricoverato da oltre un mese, ha lanciato un'esortazione al direttore del Corriere e a "tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene".