Perugia, muore dopo aver mangiato salumi: a giudizio il titolare dell'azienda
La donna ha accusato dolori poi il decesso: negli insaccati il batterio della Listeria
Perugia, muore dopo aver mangiato salumi: a giudizio il titolare dell'azienda
Morta a causa dei batteri presenti nell’insaccato mangiato. Per questo motivo la procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio del titolare di un’azienda agraria della provincia di Arezzo.
La donna muore un mese dopo il ricovero
I fatti risalgono a marzo 2024, quando la donna, affetta anche da altre patologie, era andata in ospedale, a Città di Castello, accusando dolori all’addome e vomito. Ricoverata d’urgenza, era morta dopo un mese circa a causa di complicazioni che avevano deteriorato ulteriormente il quadro clinico.
Nei resti del'insaccato il batterio della Listeria
Dalle analisi di laboratorio, condotte dall’Asl Umbria 1, era emersa la presenza di Listeria monocytogenes, batterio rinvenuto in quantità superiore ai limiti di legge, anche in quello che rimaneva dell’insaccato, a casa della donna. Prodotto realizzato dall’azienda finita poi sotto i riflettori e acquistato in un negozio di Umbertide. I successivi accertamenti, acquisita altra documentazione dall’Istituto zooprofilattico, eseguiti dai consulenti tecnici della procura avevano indicato come causa della morte della donna lo stato settico “provocato da un’infezione da Listeria monocytogenes presente nella coppa di suino sulla quale sono stati effettuati accertamenti da parte dell’Istituto zooprofilattico di Perugia”.
L'ufficio del Procuratore Cantone chiede il processo
Chiuse le indagini e scaduti i termini per presentare documentazione difensiva o chiedere l’interrogatorio, l’ufficio guidato da Raffaele Cantone ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio.