Pesava 180 kg: la salma non entra nel forno crematorio e nemmeno nel loculo
"Stiamo abbattendo le barriere di discriminazione di tanti gruppi di persone e non abbiamo alcun riguardo per i sovrappeso"
La vita di un obeso è difficile... anche dopo la morte!
Troppo grasso per essere sepolto accanto ai genitori, ma anche per essere cremato. Dopo il dolore per la morte di Marco, cuoco di soli 51 anni ucciso da un cancro al colon, la sua compagna Nadia deve ora fare i conti con le vicissitudini di una sepoltura che si sta rivelando davvero problematica: "Non abbiamo potuto scegliere la bara: quella adatta a contenere una salma così grande era di un solo tipo. Marco (che pesava 180 kg, ndr) voleva essere inserito in un loculo accanto ai genitori ma anche questo non è stato possibile, per via delle misure standard dei loculi. Ci hanno detto che perfino la bocca del forno crematorio era troppo piccola e che non ci sarebbe entrato. Allora io dico: tutto questo non è ammissibile. Stiamo abbattendo le barriere di discriminazione di tanti gruppi di persone e non abbiamo alcun riguardo per i sovrappeso. La strada di un obeso è difficilissima. Da qualsiasi parte tu vada sei additato come uno che mangia troppo e non si cura. Ma è un giudizio facile, non è così. In più alle spalle ci sono tante malattie che non si possono conoscere. Sarebbe una conquista se almeno in punto di morte riuscissimo a essere tutti uguali".