Peste suina fuori controllo: L’Ue: “Situazione critica”
Report di un pool di veterinari
Peste suina fuori controllo
Peggiora la situazione della peste suina in Italia. Ha avuto luogo ai primi di luglio una visita in Lombardia ed Emilia-Romagna di un gruppo di esperti europei del cosiddetto EU-VET (Veterinary Emergency Team) della Commissione Europea. Pochi giorni fa gli esperti, come scrive Il Fatto Alimentare, provenienti da Germania, Lituania e Repubblica Ceca, hanno presentato il loro rapporto nel corso di in una riunione tra Commissione e Stati Membri.
Il quadro della situazione disegnato dagli esperti è veramente preoccupante: la malattia da un paio di anni a questa parte continua a diffondersi nel nord Italia in modo sempre più pericoloso; le misure di prevenzione e controllo non vengono applicate in modo coordinato; non c’è un’adeguata sorveglianza che consenta di avere indicazioni precise sull’evoluzione della malattia nei territori colpiti (presupposto indispensabile per pianificare in modo scientifico le misure di controllo e di verificarne la efficacia); gli esperti italiani non vengono coinvolti nelle decisioni; non esiste una vera strategia che non sia una semplice intensificazione della caccia e degli abbattimenti. E potremmo continuare con le critiche: basta leggere il documento, che ha il pregio di essere chiaro e sintetico.
Peste Suina, Lucia Lo Palo (Arpa Lombardia): “Preoccupante il rapporto Ue. La natura si ribella agli allevamenti intensivi”
A poche ore dalla pubblicazione del rapporto Ue sulla peste suina e sulla sua diffusione in Italia, dal Nord al Centro, con oltre 2400 carcasse già ritrovate colpito dal morbo, ai microfoni di Giornale Radio nella trasmissione Spin Doctor, condotta da Luigi Crespi, interviene la presidente dell’Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo.
“A fronte di un quadro della situazione disegnato dagli esperti di Psa, ritengo che prima ancora di parlare della malattia e della sua diffusione ci sia una questione etica che riguarda gli allevamenti intensivi, dove la Psa trova terreno fertile per la sua propagazione: troppe volte gli animali non vengono allevati con criterio e non vengono rispettati e stiamo assistendo all’intelligenza della natura che si ribella e lo fa con queste epidemie.
Sconsigliare l’uso della carne di maiale? I controlli sono in atto e non esiste per ora un problema di sicurezza alimentare. Semmai è la stagione caldissima che sconsiglia il consumo di questa carne. Carne di cinghiale? Stare alla larga dai cacciatori della domenica che non garantiscono i controlli sanitari corretti”, conclude la presidente Lo Palo.