Picchiato perché si converte al cristianesimo, tre arresti a Perugia
Le violente aggressioni sono avvenute nel quartiere di Ponte San Giovanni da parte di tre cittadini tunisini su un loro connazionale
Perugia, 28enne aggredito perché si converte al cristianesimo
La polizia di Perugia ha arrestato tre cittadini tunisini accusati di aver compiuto due violente aggressioni nei confronti di un connazionale colpevole, secondo loro, di essersi convertito al cattolicesimo. La vittima, un 28enne tunisino regolare in Italia, è stata ripetutamente picchiata e derubata di una catenina per aver intrapreso un percorso di conversione alla religione cattolica.
Le aggressioni sono avvenute nel quartiere di Ponte San Giovanni. La prima risale al 12 novembre scorso, quando il giovane stava passeggiando con un amico. I tre uomini lo hanno avvicinato, accusandolo di "frequentare la chiesa dei cristiani", e lo hanno minacciato e picchiato con calci e pugni, strappandogli la catenina. La vittima è riuscita a fuggire e si è recata in ospedale, dove le è stata diagnosticata la frattura di una vertebra e altre lesioni guaribili in 30 giorni.
Il secondo episodio è avvenuto il 17 novembre, quando il giovane si trovava all'interno di un locale a Ponte San Giovanni. Due dei tre aggressori lo hanno nuovamente avvicinato, intimandogli di ritirare la denuncia e di smettere di frequentare "la chiesa dei cattolici", minacciandolo di morte.
Le indagini della Digos hanno permesso di accertare il movente dell'aggressione: la discriminazione religiosa. La vittima, infatti, da alcuni mesi aveva intrapreso un percorso di conversione al cristianesimo, frequentando una parrocchia cittadina e partecipando ad alcune celebrazioni religiose. Una scelta che non era stata accettata dai suoi connazionali di fede musulmana. I tre arrestati, tutti maggiorenni e con precedenti penali, dovranno rispondere di lesioni gravi, rapina e minacce aggravate dall'odio religioso.