Pipitone, "la scoperta delle cimici? Fastidiosa. Lo Stato rimedi indagando"

La madre della piccola scomparsa a Mazara del Vallo ha trovato due microspie durante lavori di manutenzione in casa. Parla il suo legale

di Eleonora Perego
Cerchiamo Denise
Cronache

Cimici a casa Pipitone, l'avvocato di Piera Maggio ad Affari: "Microspie obsolete, ma lo Stato deve indagare"

Non c’è proprio pace per la madre di Denise Pipitone, la bambina sequestrata il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo. Piera Maggio, che da quasi vent’anni lotta perchè la verità sulla scomparsa della figlia venga a galla, ieri sera in un lungo post social ha denunciato la scoperta in casa di due cimici, collegate alla rete elettrica e funzionanti, durante alcuni lavori di manutenzione.

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“Non sappiamo se ce ne sono ancora delle altre e, a dire il vero, non abbiamo mai avuto questa curiosità perché non avevamo niente da nascondere. La scoperta è avvenuta adesso per via di manutenzione”. E ancora: “Ci chiediamo se durante un'indagine dove vengono collocate determinate apparecchiature negli ambienti privati delle persone, non sia il caso a fine indagine di recuperare le tecnologie, presumibilmente anche costose, di cui si sono avvalsi coloro che hanno condotto le indagini? Se sono apparecchiature dello Stato, pensate che adesso dovremmo chiedere il risarcimento di 20 anni di appropriazione della nostra rete elettrica?”.

Partiamo con il dire che le microspie, se facenti capo alla polizia, sono soggette a rigorose regolamentazioni legali per garantire il rispetto dei diritti civili e la protezione della privacy dei cittadini. Per questo motivo uno dei principi fondamentali del loro uso legale è la necessità di ottenere autorizzazioni giudiziarie. Inoltre le forze dell’ordine devono dimostrare che l’uso della microspia è necessario per investigare un reato specifico o prevenire un pericolo imminente, mentre l’uso per scopi personali o invasivi è severamente vietato.

Sono dunque legittime le domande che si pone non solo Piera Maggio, ma anche il legale storico della famiglia Pipitone, Giacomo Frazzitta, interpellato da Affaritaliani.it.

Avvocato, è possibile sapere quando sono state messe quelle microspie?

Purtroppo no, non è possibile risalire a quando sono state installate. Ma qualora la Procura dovesse ritenere che queste cimici non sono di loro competenza ci sarà un’indagine. Una cosa però posso dire: le microspie una volta prese sono state toccate da Piera e il marito, quindi il fatto che non abbiano riscontrato polvere su di esse vuol dire tutto e vuol dire nulla. Inoltre bisogna considerare che le microspie - soprattutto del modello trovate dalla signora Maggio - sono qualcosa di abbastanza demodé, oggi si usano di più i trojan e altre metodologie per le intercettazioni. Questo è un altro elemento che mi fa pensare che si tratti di pezzi “antichi” e dimenticati... .

E sui “committenti” di queste microspie avete qualche ipotesi?

Assolutamente no. Gli stessi Carabinieri hanno consigliato la signora Maggio di sporgere una denuncia, proprio per permettere alla Procura di verificare - nei limiti del possibile - chi e quando le ha messe.

Sarebbe la prima volta che la famiglia di Denise Pipitone è oggetto di intercettazioni?

No: moltissimi anni fa, quando erano ancora in corso le indagini, capitava che si trovassero all’interno dell’auto e dell’abitazione della famiglia delle cimici. E ogni volta dicevo alla cliente di portarle all’autorità giudiziaria, ai carabinieri, di fare un verbale di consegna.

Ma che che motivo c'era di ascoltare la vita privata della mamma di Denise?

Le microspie di vent’anni fa erano legate chiaramente a indagare se i familiari sapessero qualcosa, oltre a intercettare le eventuali chiamate in entrate e in uscita con i possibili rapitori della bambina. 

E quelle intercettazioni sono mai state inserite in qualche fascicolo processuale o tenute nascoste misteriosamente?

Se si riferisce a quelle risalenti al tempo delle indagini e del processo chiaramente sono state inserite nel fascicolo competente. Dal momento che, però, non sappiamo a quando risalgono le cimici trovate dalla signora Maggio ieri, non possiamo neppure sapere se le trascrizioni sono state inserite in qualche fascicolo ufficiale. Sarebbe un lavoro abnorme ricostruire tutto.

Come sta la signora Maggio?

Il fatto in sè è chiaramente fastidioso, anche se non possiamo o non potessimo dedurne qualcosa di nuovo. Essendo, come è probabile che sia, materiale dello Stato, se non è utilizzato o attivo perchè non toglierlo una volta terminato il processo di controllo?

C’è possibilità che le indagini, con questa scoperta, vengano riaperte?

Difficile che questo episodio sia rilevante. Noi per quella che è la nostra quota parte continuiamo a seguire piste, sentire persone, approfondire tematiche... .

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