Pisa, pusher sequestrano 2 anziani e spacciano in casa loro

Sono scattati tre arresti dopo un blitz, si ipotizza la complicità del figlio

Cronache
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Una coppia di anziani è stata sequestrata da una banda di spacciatori

Due anziani coniugi italiani sono stati prigionieri in casa propria da una banda di spacciatori, che per mesi avevano trasformato la loro abitazione in una centrale di spaccio. Il fatto è avvenuto a Pisa, a via San Francesco, dove da un po’ di tempo gli agenti del Nosu della Polizia Municipale avevano osservato un nuovo e insolito giro di tossicodipendenti.

Gli operatori hanno effettuato il 20 luglio, un blitz nell'appartamento, immaginando che proprio qua si fosse trasferita un'attività illecita già riscontrata nel quartiere di Sant'Antonio. All'esito dell'azione sono scattati tre arresti, tutte vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. 

In manette un 27enne, un 28enne e un 44enne, tutti tunisini, clandestini, disoccupati, senza fissa dimora e pluripregiudicati per reati inerenti gli stupefacenti. Il primo, fra l'altro, era stato arrestato dagli uomini del Nosu proprio in via Sant'Antonio nel dicembre scorso, dopo un rocambolesco inseguimento, e trovato in possesso di un chilo di stupefacenti e quasi 18mila euro in contanti. Per lui si tratta del quinto arresto in un anno. Il 28enne era stato arrestato nel settembre scorso dalla Polizia Municipale in Piazza Santa Caterina, mentre vendeva cocaina. Il terzo vanta al pari un lungo curriculum.

I proprietari di casa, due anziani coniugi, hanno raccontato agli agenti di non avere la forza di reagire alla prepotenza dell'occupazione abusiva. Si indaga per sapere di altre complicità che abbiano favorito la presa di possesso dell'abitazione. Presentata la denuncia, l'immobile è stato restituito ai proprietari non appena si è chiusa la perquisizione. Durante le operazioni gli spacciatori hanno tentato invano di disfarsi di un pacchetto di sigarette, contenente 36 dosi di cocaina e qualche grammo di hashish, gettandolo dalla finestra.

Rinvenute anche una somma di denaro di 1205 euro, due bilancine elettroniche di precisione, otto telefoni cellulari e un quaderno contenente la precisa contabilità del dare e avere dei clienti tossicodipendenti.  Il giudice ha convalidato gli arresti e sottoposto i due arrestati più giovani alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Pisa, rinviando il processo con rito abbreviato al 9 settembre prossimo.