Polonia e Ungheria non pagano i vaccini: Pfizer fa causa, chiesti 1,3 miliardi
La richiesta dell'azienda statunitense, insieme a quella della tedesca BioNTech, riguarda il mancato pagamento delle dosi di vaccino durante la pandemia
Vaccino Covid, Pfizer fa causa a Polonia e Ungheria: chiesti 1,3 miliardi di euro
Le aziende farmaceutiche Pfizer e BioNTech hanno fatto causa ai governi di Polonia e Ungheria per il mancato pagamento delle dosi di vaccino anti-Covid ordinati durante la pandemia.
Secondo lo studio legale che rappresenta Varsavia, le due aziende chiedono alla Polonia di pagare un debito di 5,6 miliardi di zloty, ovvero 1,3 miliardi di euro, piu' interessi. All'Ungheria vengono invece chiesti solo 60 milioni di euro, per 3 milioni di dosi di vaccino mai pagate.
"Pfizer e BioNTech stanno cercando di recuperare il denaro dovuto per gli ordini di vaccini Covid-19 concordati contrattualmente con questi governi, come parte del loro contratto di fornitura all'Unione europea firmato nel maggio 2021", hanno affermato le due societaà.
Secondo lo studio legale Strelia di Bruxelles, il contenzioso della Polonia con Pfizer risale all'aprile 2022. Il governo polacco "ha informato Pfizer e la commissaria alla Salute che non prendera' in consegna i vaccini, e ha invocato diversi argomenti giuridici e circostanze di fatto a sostegno della sua posizione".
In un post sui social all'inizio di questo mese, il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha accusato la Commissione europea e Pfizer di collusione per spremere denaro dagli Stati membri dell'Ue. "E' ovvio che questi vaccini sono stati ordinati e imposti agli Stati membri in quantita' inutilmente grandi", ha affermato Kovacs, capo della comunicazione internazionale del primo ministro Viktor Orban. Pfizer ha contestato le argomentazioni e la presunta violazione contrattuale, presentando denuncia contro la Polonia a settembre. L'udienza preliminare si terra' il 30 gennaio davanti a un giudice di Bruxelles.