Ponte Morandi, Aspi e Spea via dal processo pagando 1 mln. L'ennesima beffa

False attestazioni di sicurezza di viadotti e gallerie. Ma rischiano di uscirne quasi indenni, chiesto il patteggiamento

Cronache
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Ponte Morandi, il patteggiamento per uscire dal processo

A quattro anni dal tragico crollo del ponte Morandi di Genova, costato la vita a 43 persone, in quel drammatico 14 agosto 2018, è ancora in corso il processo per accertare le cause e condannare i colpevoli, facendo giustizia nei confronti di tutte quelle vittime innocenti e dei loro familiari. Ma - si legge sulla Verità - Aspi e la gemella Spea, due delle società coinvolte in questo procedimento, sarebbero pronte a patteggiare la pena, uscendo dal contenzioso e pagando una cifra di circa 1 mln di euro.

Tanto - prosegue la Verità - costerà ad Aspi e Spea, incaricata della manutenzione delle arterie a pagamento, uscire dal processo che le vede al banco degli imputati per le false attestazioni di sicurezza di viadotti e gallerie. A quattro anni di distanza dal crollo del ponte Morandi e dopo quasi 12 miliardi (tra debiti accollati allo Stato e risarcimenti) incassati dal gruppo facente capo alla famiglia Benetton. Saranno quindi solo i suoi ex dirigenti e quelli del ministero a vedersela con il codice penale. L'accordo tra le società e la Procura è stato chiuso e verrà formalizzato a fine settembre.