Prete pedofilo condannato a 4 anni e mezzo. Parla la vittima: "Abusi continui"
Violenze sessuali in parrocchia dal 2009 al 2013
Prete pedofilo condannato, ora rischia anche il vescovo che lo avrebbe coperto
Finalmente può sfogarsi e dire tutto il ragazzo che ha subito violenze sessuali in parrocchia dal 2009 al 2013. Il responsabile di questi abusi è stato condannato a 4 anni e 6 mesi. Questa brutta storia di violenze fisiche e psicologiche arriva dalla provincia di Enna. Protagonista Antonio Messina, oggi 31 anni, che ha trovato il coraggio di denunciare quattro anni da incubo vissuti in parrocchia. Una vicenda giudiziaria che ha già visto a marzo scorso, in primo grado, la condanna di don Giuseppe Rugolo a quattro anni e mezzo di reclusione per gli abusi su Messina e altri due minorenni, e che adesso - riporta La Stampa - rischia di travolgere il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, bergogliano doc, cui la procura ha appena notificato l’avviso di chiusura delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio per falsa testimonianza.
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"Ho scritto tre lettere al Santo Padre, ma non ho mai avuto risposta. Oggi - si sfoga il ragazzo vittima di abusi a La Stampa - non ritengo possibile che sia all'oscuro degli avvenimenti". Messina poi racconta come sono cominciati gli abusi, quando aveva solo 16 anni. "Era un colloquio privato - spiega - e a un certo punto vidi apparire nel suo viso un'espressione di voracità sessuale che non ho mai dimenticato. Poi ci fu l’aggressione, e la violenza. Ero molto sottile, non avevo mai avuto rapporti. Corsi a prendere il bus per tornare a casa e mi feci subito una doccia, mi sentivo sporco dentro e fuori. Le violenze poi sono proseguite per quattro anni fino a quando scappai da quella parrocchia, improvvisamente. Mi chiamò mio padre, che lì era cresciuto, si era sposato, mi aveva fatto battezzare. Aveva capito tutto in un lampo: "Che cosa è successo con quel porco?". Seduto sul divano, mia madre accanto, scoppiai in un fiume di lacrime".