Quarantena ridotta per vaccinati con 3ª dose, Governo convoca Cts: le ipotesi

Attesa per il 29 dicembre la decisione del Cts sull'accorciamento o annullamento della quarantena per coloro che si sono vaccinati con due o tre dosi

Cronache
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Nessuna quarantena per vaccinati con terza dose, ridotta con due: Cts convocato mercoledì 29, le ipotesi

Con oltre mezzo milione di italiani positivi al Covid e almeno il doppio che si stima siano bloccati a casa per precauzione, il governo, anche per il pressing delle Regioni, studia una modifica delle regole sulla quarantena. In particolare si sta valutando la possibilità di ridurre i sette giorni di isolamento per i vaccinati entrati in contatto con un positivo, almeno per chi abbia giàricevuto la terza dose.

Il governo ha convocato il Cts mercoledì 29 dicembre alle 11 per decidere sulla base di dati più completi sulla variante Omicron ma intanto il tema è sul tavolo. "La riflessione sul numero di persone in quarantena l'abbiamo fatta col ministro Speranza, gli scienziati stanno studiando con l'Istituto Superiore di Sanita'", ha confermato il commissario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo.

L'ipotesi più gettonata è che si elimini la quarantena per chi ha già ricevuto la dose booster e che si riduca (a 4 o 5 giorni) la quarantena per chi ha "soltanto" due dosi. Si eviterebbero danni all'economia e ai servizi essenziali, si 'premierebbe' chi si e' vaccinato e si darebbe un'ulteriore 'spintarella' almeno agli indecisi e ai titubanti tra i sei milioni di no vax. L'obbligo vaccinale? Di quello per ora non si parla. Ma i numeri presto potrebbero modificare l'agenda del governo anche a quella pagina.

Quarantena ridotta, gli Usa fanno da apripista

L'accelerazione di un dibattito che solo due giorni fa sembrava prematuro arriva come al solito dagli Usa, dove le autorità sanitarie hanno dimezzato la quarantena consigliata per le persone contagiate da Covid-19 purchè asintomatiche (da 10 a 5 giorni). Non solo: hanno deciso anche che chi avuto un contatto con qualcuno positivo al Covid-19 deve fare 5 giorni di quarantena se è vaccinato e nessun isolamento in caso abbia fatto anche il richiamo.

A dettare la nuova linea dei Cdc, i prestigiosi Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, con sede ad Atlanta, sono stati gli studi clinici che certificano la minore gravità della malattia. Ma un peso non indifferente, se non decisivo, lo hanno avuto gli effetti della pandemia sull'economia: la carenza di personale sui voli ha mandato a soqquadro i piani di viaggio natalizio di milioni di persone in tutto il mondo, ed ora il timore è che siano minacciati anche altri settori come l'assistenza sanitaria, i ristoranti e la vendita al dettaglio; anche perchè l'impennata di casi potrebbe essere solo all'inizio.

Del resto, secondo la principale agenzia sanitaria statunitense la decisione e' "giustificata dalla scienza", perche' i tempi di incubazione di Omicron sono mediamente piu' brevi.

Bassetti: "Nessuna quarantena per i contatti vaccinati di positivi". Andreoni: "Errore"

E per un Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, che chiede di "togliere del tutto" la quarantena per i contatti (ovviamente vaccinati) di positivi, per evitare di bloccare il Paese quando i contagi arriveranno a 100 mila al giorno, c'è un Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, che parla senza mezzi termini di "errore" e "aumento del rischio che persone contagiate possano diffondere ulteriormente il virus".

Il Cts supererà l'impasse? La certezza - come detto - è che i tempi di incubazione di Omicron sono mediamente ridotti ma ancora non si hanno dati certi sul numero di quanti finiscono in ospedale dopo aver contratto questa variante. E' possibile che domani sul tavolo del Comitato arrivino dati più "freschi", e che si arrivi subito, o comunque a cavallo della fine dell'anno, a fissare con una circolare del ministero della Salute la nuova disciplina.

Quarantena, il pressing della politica

"La parola spetta alla scienza, ma appare sensato ridurre quarantena e isolamento", ha ammesso il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Il pressing per ridurre la durata della quarantena arriva da più parti: per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, si rischia di avere "dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile".

"Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi deve vedere la sua quarantena ridotta". Anche dalle Regioni arriva una richiesta in questo senso: "E' ragionevole cominciare a fare una riflessione", ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, "in particolare quella prevista per chi ha fatto la terza dose, ora uguale a quella degli altri".

"Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese", ha twittato il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

Stesso appello dai governatori di Lombardia, Attilio Fontana, e Liguria, Giovanni Toti, per il quale "bisogna farlo al più presto prima che si blocchi un intero Paese". Per la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, "il problema da affrontare subito e' la regola dei tamponi e delle quarantene, che va rivista se non vogliamo che a meta' gennaio ci siano milioni di italiani chiusi in casa solo per aver intercettato un positivo".

"Sarebbe una sorta di lockdown surrettizio in grado di bloccare il Paese", ha aggiunto, "bisogna giocare d'anticipo, e se servono restrizioni, disponiamole solo per i no vax, visto che senza di loro l'Italia sarebbe ancora tutta in zona bianca".

Quarantena ridotta, anestesisti: "Meglio il lockdown per i No Vax"

"Sotto il profilo sanitario, l'abbiamo visto in Germania, è più efficace un lockdown per i non vaccinati che andare a ridurre la quarantena per i contatti di un positivo. Ma sono scelte che deve fare la politica, tenendo conto anche di un equilibrio con le attività economiche e sociali del Paese".

Lo sottolinea all'AdnkronosSalute Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), commentando l'ipotesi che domani il Cts decida per una riduzione della quarantena per i vaccinati che hanno avuto un contatto con un positivo.