Ragazza aggredita, titolare indagato. I legali dell'uomo: "Era stata pagata"

I legali del titolare del lido Mare Nostrum: "La vicenda mediatica, con argomentazioni evidentemente distorte"

A sinistra Beauty David
Cronache
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Soverato, indagini sull'aggressione subita dalla ragazza di origini nigeriane. I legali del titolare del lido Mare Nostrum respingono con fermezza le accuse di razzismo rivolte al datore di lavoro

I Carabinieri hanno avviato le indagini per lesioni personali, furto e minacce a seguito dell'aggressione subita da Beauty, la venticinquenne di origini nigeriane, madre di una figlia di 4, aggredita a Soverato dal datore di lavoro, Nicola Pirroncello, di 53 anni, titolare di un lido-ristorante, al quale aveva chiesto il pagamento per le ore di lavoro svolte. A darne notizia è il legale della ragazza, Filomena Pedullà. 

L'avvocato dichiara: "Sono in corso delle valutazioni contabili. Gli inquirenti stanno vagliando i dati relativi al contratto e dell'accordo verbale tra le due parti. Alla ragazza è stato inviato un bonifico di 200 euro quando era stato pattuito un compenso di 600 euro".

Alla base della protesta della donna e della successiva aggressione c'è stato proprio il mancato pagamento della somma rimanente. A seguito della reazione del datore di lavoro davanti alla richiesta di pagare quanto pattuito, Beauty, precisa il legale a seguito di quanto accaduto, "ha riportato una lesione alla mano, testimoniata da un'unghia sanguinante, contusioni alla spalla e strappo del cuoio capelluto". 

Lino Polimeni, giornalista calabrese, pubblica sulla sua pagina Facebook la lettura del comunicato scritto dal datore di lavoro e letto da una dipendente del ristorante.

"Il titolare del lido Mare Nostrum, affranto e dispiaciuto dell'accaduto, intende respingere con fermezza le ignobili accuse rivolte nei suoi confronti; pur dando atto della reciproca animosità dell'episodio ripreso dalla ex dipendente, deve darsi parimenti contezza di quanto effettivamente accaduto prima delle riprese".

È quanto si afferma in una nota divulgata dagli avvocati Gianni Russano e Salvatore Giunone, legali di Nicola Pirroncello, accusato di avere aggredito, provocandole lesioni, Beauty Davis.

Nella nota si legge: "L'ex dipendente si era portata all'interno dei locali, sedendosi al centro sala, da diverse ore e nonostante già regolarmente remunerata a mezzo bonifico, impediva, in buona sostanza il regolare svolgimento dei servizi di balneazione e ristorazione, e con ingiustificata fermezza reiterava, urlando, la infondata pretesa di pagamento in verità già assolta".

"Ci si vedeva costretti ad allertare il 112 che tuttavia ritardava per altre ragioni di servizio. Nel tentativo di spostarle la sedia ci si accorgeva che la stessa (Beauty ndr), nel chiaro tentativo di precostitursi una prova, con l'utilizzo del telefono cellulare stava videoregistrando l'episodio e, nella concitazione del momento e sfiancato dai rifiuti dell'ex dipendente ad allontanarsi dai locali, il Pirroncello sollecitava l'ex dipendente ad interrompere le riprese con il telefono, che finiva in terra. Ne scaturiva un'aggressione della ragazza nei confronti del titolare del locale", conclude la nota.

Per i legati del ristoratore, "la vicenda mediatica, con argomentazioni evidentemente distorte, rispetto alle quali ci si riserva di agire nelle opportune sedi, ha devastato il titolare, che oltre all'evidente danno economico e' stato raggiunto da insulti e minacce per le quali si e' reso necessario sporgere querela".

"Si respingono inoltre con fermezza le accuse di razzismo rivolte al titolare, conosciuto da tutti ed indistintamente come persona perbene e rispettosa del prossimo e che ha alle proprie dipendenze cittadini italiani ed extracomunitari", affermano e concludono i legali di Pirroncello.