Ragazzo morto facendo hydrospeed. Il fratello: "Ero lì, l'ho visto andare giù"

Il dramma di Simone: "Ho cercato di afferrare Samuele ma c'era troppa corrente. Aveva il piede incastrato ma io non lo sapevo, è rimasto troppo sott'acqua"

Cronache
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Ragazzo annegato, il fratello: "Volevo afferrarlo ma non vedevo niente"

Continua a far discutere la morte per annegamento di Samuele Frola, un ragazzo di 24 anni che ha perso la vita nel fiume Sesia mentre faceva una lezione di hydrospeed. "Eravamo in quattro, - spiega il fratello maggiore Simone - tutti alla prima esperienza. Con noi c’era un istruttore. Nessuno di noi ha avuto la percezione che quella discesa fosse rischiosa o nascondesse insidie particolari. Se ci sono state responsabilità andranno accertate, di certo non toccava a noi valutare le condizioni di pericolo. Nessuno di noi era in grado di farlo. Poco dopo il primo tratto, all’altezza di una piccola rapida c’era un po' di corrente e un dislivello, una sorta di cascatella. In quel punto il fiume era più turbolento, l’acqua scendeva fragorosa. Nell’affrontare quel passaggio mio fratello è rimasto incastrato con un piede tra le rocce".

"Io - prosegue il fratello della vittima alla Stampa - ero dietro di lui, a un paio di metri. All’improvviso Samuele si è fermato. L’ho superato scivolandogli accanto, facendo lo stesso passaggio. Il fondale non era profondo, per qualche minuto l’ho visto in piedi. Aveva la testa in alto, l’acqua gli passava sopra. Riusciva a respirare. Mi sono girato e gli ho urlato di lasciarsi andare, di non lottare contro la corrente per non consumare energie. Non immaginavo che avesse il piede incastrato. Dopo poco è andato giù. L'acqua non era alta ma era tutta schiuma e non si vedeva niente. L’istruttore aveva delle corde e ha fatto due tentativi di raggiungerlo, senza però riuscire ad afferrarlo. A quel punto mi sono buttato io, senza corda, facendomi trascinare dalla corrente. Sono riuscito a toccare il suo corpo: era in un punto più distante rispetto a dove l’avevamo visto prima. I soccorritori non sono entrati in acqua, quando sono arrivati il corpo di mio fratello era già a riva. Il medico del 118 ha cercato di rianimarlo, io gli ho fatto la respirazione. Tutto inutile. Purtroppo Samuele era rimasto troppo a lungo sott’acqua".