Rapina con coltello puntato. Donna al settimo mese perde il bimbo per lo choc

La tragedia a Caserta. I medici parlano di aborto spontaneo dovuto alla minaccia di aggressione. Per lo spavento è anche svenuta

Cronache
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Rapina a Caserta, "Le chiavi della macchina o ti ammazziamo"

Una donna di Caserta ha perso il suo bambino, era al settimo mese di gravidanza. L'aborto spontaneo, secondo i medici, è stato una conseguenza del forte choc subito qualche ora prima, quando due giovani hanno tentato di rapinarla. "Dacci le chiavi dall'auto, altrimenti ti ammazziamo". Il coltello affilato - si legge sul Messaggero - era puntato al fianco. "Sono incinta, vi prego", aveva detto la donna con un filo di voce prima di svenire a terra. Quando si è girata facendo scorgere il pancione di sette mesi, i due rapinatori, poco più che maggiorenni, hanno sgranato gli occhi e sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Nella notte, però, - prosegue il Messaggero - la donna, incinta di 25 settimane, ha perso il bambino. Lo spavento per la rapina l'ha tormentata per tutte le ore successive. E così, la visita dal ginecologo ha svelato il peggio: il battito del figlio non c'era più. Purtroppo, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del bambino. Ha avuto un distacco di placenta e di conseguenza un aborto spontaneo. La minaccia di aggressione potrebbe aver procurato un dolore talmente forte da farla abortire.

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