Renzi-Carrai e gli affari con i putiniani: assicurazioni, petrolio e gas

I rapporti con il presidente russo e i suoi oligarchi, nel dossier della GdF finito nelle mani del Copasir

Di Redazione Cronache
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Renzi-Carrai e "l'attività di procacciatori d'affari". Le carte della GdF sono nelle mani del Copasir

Continuano ad emergere nuovi dettagli sull'informativa di 457 pagine acquisita dal Copasir, riguardante le attività internazionali della coppia Carrai-Renzi, non mancano i contatti con società e uomini d’affari russi, talvolta molto vicini al Cremlino. Nel 2014 - si legge su Il Fatto Quotidiano - Carrai propone con l'allora presidente del Consiglio di prendere contatto con Igor Sechin, oligarca molto vicino a Putin, proprietario del colosso petrolifero Rosneft. Fra il 2018 e il 2019, quando secondo la Guardia di Finanza Carrai e Renzi stanno avviando un’attività di procacciatori d’affari insieme, gli investigatori trovano traccia di proposte commerciali da presentare ad alti dignitari di Paesi esteri, come il Qatar. Investimenti in grandi italiane, come Autostrade per l’Italia o Pirelli. Ma anche straniere: come la società israeliana di cyber sicurezza Cyesec, molto vicina agli apparati di sicurezza di Tel Aviv; o il colosso del gas russo Novatek, di proprietà del paperone russo Leonid Mikhelson: "Accordo commerciale opportuno per ottimizzare la logistica – si legge in un memo tra Carrai e Renzi propedeutico a un viaggio in Qatar".

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Nel febbraio del 2015 - prosegue Il Fatto - un funzionario della Presidenza del Consiglio scrive a Marco Carrai per informarlo che lo sta "cercando Vincenzo Trani, avvisato dall'entourage di Putin che frequenta, che nel prossimo marzo Matteo sarà a Mosca. Voleva avere uno scambio di battute con te". Pur non ricoprendo ruoli formali nel governo Renzi, la tela di relazioni tessuta da Carrai è di altissimo livello. Spesso viene presentato come colui che "si occupa di relazioni privilegiate con Matteo". Alcune di queste guardano alla Russia e sopravviveranno nella second life di Renzi: nel 2021 il senatore di Rignano entrerà nel Cda di Delimobil, società lussemburghese di Trani, che si occupa di car sharing. Vincenzo Trani è un imprenditore napoletano vicino al Cremlino, che ha tentato di portare in Italia il vaccino Sputnik ed è in società con la banca moscovita Vtb.