Riccione, sorelle uccise dal treno: senza scarpe sulle rotaie e lo schianto

Tanti ancora i punti oscuri di questa drammatica vicenda, costata la vita a due ragazze di appena 15 e 16 anni. La disperazione della madre: "Non me lo spiego"

Cronache
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Sorelle travolte dal treno a Riccione, quei 12 secondi devastanti

La tragica morte di Alessia e Giulia Pisanu di appena 15 e 16 anni resta avvolta nel mistero. Le due sorelle sono state travolte da un treno in corsa alla stazione di Riccione e uccise, ma molte cose ancora non tornano in questa drammatica vicenda. I macchinisti - si legge sul Corriere della Sera - vedono le ragazze tra le rotaie. Frenano, lampeggiano, suonano la sirena. La scena dura 12 secondi, devastanti. La sedicenne rimane lì in mezzo, qualcuno testimonia di averla vista guardare il Frecciarossa che le viene addosso, altri che è rivolta dall’altro lato. Intanto anche Alessia è scesa sui binari, forse per avvertire la sorella del pericolo, forse capisce che ormai è troppo tardi e tenta di tornare indietro senza gli stivali che si è tolta poco prima, chissà perché.

"Io non volevo che andassero in discoteca sabato sera. Ma loro hanno insistito, insistito... Mi hanno preso per sfinimento. E alla fine ho ceduto, ho detto sì...». Sono le parole - prosegue il Corriere - che Vittorio Pisanu, il papà di Giulia e Alessia, le due sorelle di 16 e 15 anni travolte e uccise domenica mattina da un Frecciarossa sul binario 1 della stazione di Riccione, ha confidato a uno dei suoi più cari amici andato ieri ad abbracciarlo a casa, nella sua villa a Castenaso, a 10 minuti da Bologna. Il papà però avrebbe posto una condizione tassativa: "Giulia, Alessia, vi vengo io a prendere a Riccione. E su questo non si discute". È andata purtroppo diversamente.