Netflix, Ricky Gervais accusato di transfobia per lo show "Supernature"
Lo spettacolo dell'attore inglese è itinerante in tutti i teatri del mondo dal 2020, ora è disponibile su Netflix - VIDEO
L'attore inglese, Ricky Gervais accusato di nuovo di essere transfobico per alcuni passaggi del suo show "Supernature", enorme successo su Netflix
Dopo il sucecesso della terza e ultima stagione di After Life, Ricky Gervais torna a far parlare di sè, in occasione della versione streaming per Netflix di "Supernature", lo spettacolo che sta portando nei teatri di tutto il mondo dal 2020. Lo show è nella bufera per alcune battute indirizzate alla comunità trans. Nello specifico, nella prima parte dello show, il comico parte con una serie di affermazioni distinguendo le donne vecchio stile da quelle moderne.
In un comunicato Gay & Lesbian Alliance Against Defamation (Glaad), ha scritto: "Abbiamo visto lo special di Ricky Gervais su Netflix. È pieno di immagini esplicite, pericolose, anti-trans, mascherate da battute. Inoltre, lancia una retorica anti-gay e diffonde informazioni imprecise sull’Hiv. Attenzione Ricky e Netflix: le persone che convivono con l’Hiv oggi, quando sono sotto trattamento efficace, conducono una vita lunga e sana e non possono trasmettere l’Hiv ad altri".
Non è la prima volta che Gervais viene additato per essere transfobico, soprattutto Supernature è uno show nato per far ridere, ma la critica e la comunità LGBTQIA+ è in sorta, in particolare, per questo passaggio: "Ho usato un cliché sessista per dire che le donne non fanno ridere. So che ci sono molte donne divertenti. Oh, le donne! Non tutte. Parlo di quelle donne all’antica. Oddio! Quelle con l’utero. Quei dinosauri del c***o. No, adoro le nuove donne. Sono fantastiche, vero? Le nuove che si vedono ora, quelle con la barba e il c***o. Sono adorabili, le amo. E quelle all’antica ora fanno Vogliono usare i nostri bagni!. Perché non dovrebbero? “Sono per le donne”. Loro sono donne. Guarda i pronomi. In che modo questa persona non è una donna? “Bè, lui ha una pene”. Certo che sostengo i diritti delle persone trans. Sostengo tutti i diritti umani, quindi anche per persone trans. Vivete la vita che preferite. Usate i pronomi che preferite. Siate del genere che sentite vostro. Ma veniamoci incontro, signore. Toglietevi il c***o".
L'attore risponde così a chi lo accusa di essere transfobico: "Credo che sia a questo che serve la commedia, davvero: per farci superare determinate cose, mi occupo di argomenti tabù perché voglio portare il pubblico in un posto dove non è mai stato prima, nemmeno per una frazione di secondo".