Rimini, uccise la moglie a coltellate: assolto per vizio totale di mente

La sentenza si basa sulla perizia psichiatrica presentata dalla procura, che lo definisce “incapace di intendere e di volere”, ma “socialmente pericoloso"

Di Redazione Cronache
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Rimini, uccise la moglie a coltellate: marito assolto per vizio totale di mente

Non imputabile perché “incapace di intendere e di volere”. È la conclusione a cui sono giunti i giudici della Corte d’assise del tribunale di Rimini che ha assolto il 63enne Raffaele Fogliamanzillo per il femminicidio della 59enne Angela Avitabile. L’uomo uccise la moglie nel loro appartamento di via Portogallo il 22 aprile dell’anno scorso con 12 coltellate al culmine dell’ennesimo litigio. Era ossessionato dalla gelosia, fino alla paranoia.

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La sentenza di lunedì si appoggia sulla perizia psichiatrica, presentata dalla procura, che definisce l’imputato, sì, “incapace di intendere e di volere”, ma anche “socialmente pericoloso”. Ed è per questo che dovrà stare rinchiuso per 20 anni in una Rems, una residenza penitenziaria per casi psichiatrici, dove si trova attualmente. I legali di parte civile in aula – come riporta la stampa locale - hanno tracciato un parallelismo tra Fogliamanzillo e Filippo Turetta, il femminicida di Giulia Checchettin, per le azioni messe in campo che lascierebbero pensare ad una premeditazione. Il 63enne era solito girare con un coltello a serramanico in un borsello, lo stesso con cui ha scagliato i fendenti alla moglie, mentre in casa vi erano i nipotini. “Ti taglierò la gola”, aveva detto più volte alla donna.

Polemiche in aula da parte della famiglia della vittima, alla lettura della sentenza: in particolare la figlia della donna ha dichiarato che in questo modo "si uccide mia madre due volte".