Roma, referendum su Fascia verde. AEPI deposita oltre mille firme

“Limitazione penalizzante. Giusto dare voce a cittadini”

di Redazione
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Cronache

Con questo primo passaggio si apre la procedura che vedrà la commissione comunale chiamata ad esprimersi sull’ammissibilità del quesito

 

Oltre mille firme per chiedere l’indizione del referendum consultivo sul provvedimento di Roma Capitale che introduce la fascia verde, limitando la circolazione a numerosissimi veicoli all’interno di un’ampia zona del Comune.

A depositarle questo pomeriggio una delegazione di AEPI - Confederazione delle associazioni Europee di professionisti e Imprese guidata da guidata dal presidente nazionale Mino Dinoi e dai presidenti del Lazio e di Roma Città metropolitana Raffaele Scamardì e Gady Funaro.

Con questo primo passaggio si apre la procedura che vedrà la commissione comunale chiamata ad esprimersi sull’ammissibilità del quesito. Una volta superato il vaglio partirà la raccolta firme per l’indizione vera e propria del referendum, che potrebbe ragionevolmente tenersi nella primavera dell’anno prossimo.

“Abbiamo preso questa iniziativa – spiegano Dinoi, Scamardì e Funaro - raccogliendo le tantissime segnalazioni che ci sono giunte da imprese, professionisti e non solo. Segnalazioni negative poiché il provvedimento obbliga di fatto al cambio del mezzo tanti soggetti economici, così come tanti cittadini. Una misura sbagliata e di fatto non decisiva per la tutela dell’ambiente. Oggi abbiamo fatto il primo passo, mentre per quello successivo, che prevede un numero molto più consistente di sottoscrizioni, intendiamo aprire alla collaborazione con tutti i soggetti che dall’adozione del provvedimento si sono mossi con petizioni e manifestazioni”.

“Siamo partiti da Roma – aggiunge Dinoi - ma essendo il problema diffuso ad altre città, contiamo di replicarlo anche al di fuori dei confini capitolini, forti anche del parere contrario più volte espresso dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Ne va della tenuta economica delle imprese e dei professionisti, oltre che dei conti di tante famiglie”, ha concluso il presidente di Aepi.