Ruberti, mistero polizze: c'è l'Asl. Il video ai calendiani. Ecco Stancanelli

Ancora sconosciuto il motivo della lite. Spunta l’ipotesi di contratti da stipulare in Campidoglio. Il video finì al candidato sindaco di Calenda a Frosinone

Cronache
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Caso Ruberti, il giallo delle polizze. Il video finì al candidato di Azione a Frosinone

Se il 'caso' La Regina si è risolto con il beau geste di La Regina, nel Pd sul caso Ruberti Enrico Letta "ha voluto prendere il toro per le corna", riferiscono fonti del Pd: "La situazione sembrava destinata a essere congelata, ma Letta ha chiesto che venisse fatta chiarezza. Ci sono stati molti contatti ieri e nella giornata di oggi con il Campidoglio", fino all'annuncio fatto da Gualtieri sulla nomina del nuovo capo di gabinetto, Alberto Stancanelli.  

"Ho chiesto al dottor Alberto Stancanelli, consigliere della Corte dei Conti, di assumere l'incarico di Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e lo ringrazio per aver accettato la mia proposta. Alberto Stancanelli e' un tecnico esperto, che conosce a fondo l'amministrazione di Roma Capitale e con cui ho avuto modo di collaborare in modo eccellente nella sua attuale veste di Capo di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, e prima della Ministra Paola De Micheli, e anche per questo gli avevo già conferito l'incarico di consulente giuridico del Sindaco". Così in una nota il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo le dimissioni di Ruberti. 

Intanto ci si chiede ancora il motivo del litigio in video tra Ruberti e De Angelis assicuratore per Unipol. "Spunta l’ipotesi di contratti da stipulare in Campidoglio", scrive la Stampa, che spiega come "il più esplicito è Matteo Salvini, che non ha usato giri di parole nel chiamare direttamente in causa il segretario nazionale del Pd: «Letta esclude che c’entrino le polizze Unipol da far stipulare al Campidoglio come si legge sulla stampa? Letta mette la mano sul fuoco riguardo alla trasparenza di tutte le scelte amministrative del Pd a Roma e nel Lazio?»".

E prosegue la Stampa: "Fa talmente paura, lo scenario, che l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, uno che fino a qualche mese fa era considerato un pupillo di Nicola Zingaretti e ora non più, ha ordinato una inchiesta interna alla Asl di Frosinone. Ha voluto sapere tutto sulle polizze sanitarie di quella Asl. E il direttore generale Angelo Aliquò ha fatto sapere di avere disposto immediatamente una verifica su richiesta dell’assessore".

Il Fatto Quotidiano racconta invece un altro retroscena. "Il video sarebbe arrivato per la prima volta sui telefonini di alcuni sostenitori di Mauro Vicano, candidato sindaco alle elezioni comunali di Frosinone per Azione, partito di Carlo Calenda, poi apparentatosi al ballottaggio con il centrodestra", scrive il Fatto. "Vicano, fino a gennaio, in realtà era il candidato in pectore del Pd. La sua corsa viene fermata dal Nazareno quando al presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, arriva notizia della richiesta di rinvio a giudizio nella maxi-inchiesta Maschera della Procura di Frosinone, nella quale Vicano risponde di traffico illecito di rifiuti in qualità di ex presidente della Società Ambiente Frosinone", scrive il Fatto Quotidiano.