Sanità al collasso, i sindacati: "Sciopero dei medici il 5/12, manca rispetto"

I sindacati Anaoo Assomed e Cimo-Fesmed chiedono da tempo: assunzioni, detassazione dell’indennità di specificità sanitaria, risorse per rinnovo dei contratti

Di Redazione Cronache
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Corte dei Conti: "Fondi insufficienti per la Sanità". I sindacati indicono lo sciopero del personale sanitario il 5 dicembre

Anche la Corte dei Conti certifica, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, come le risorse destinate alla sanità nella manovra siano insufficienti, e come ancora una
volta venga rinviata sine die l’individuazione di soluzioni più strutturali ai problemi del Servizio sanitario
nazionale.
Soluzioni che Anaoo Assomed e Cimo-Fesmed invocano da tempo: assunzioni, detassazione
dell’indennità di specificità medica e sanitaria, risorse congrue per il rinnovo del contratto e
depenalizzazione dell’atto medico.

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“E invece – dichiarano Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente
Cimo-Fesmed - ci troviamo con una manovra che non prevede nulla di tutto questo, e che anzi taglia fino al
25% le nostre pensioni.
Leggiamo dalla stampa che il Governo sarebbe intenzionato a rimandare al 2027 gli
effetti della norma
: questa non può essere la soluzione al problema, perché incentiverà, nei prossimi tre
anni, la fuga del personale dalla sanità pubblica, e punirà severamente diritti acquisiti”.
“Sono questi i motivi per i quali il 5 dicembre i medici e i dirigenti sanitari sciopereranno. Sciopereranno
contro le decisioni miopi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che di fatto da anni commissaria il
Ministero della Salute impedendogli di portare avanti politiche di sistema a favore della sanità pubblica.

Sciopero di medici e dirigenti sanitari: "Contro l'immobilità del governo, le risorse scarse e i contratti bloccati"

Le categorie interessate sciopereranno contro l’ennesimo mancato intervento contro gli evasori fiscali, che intascano ogni anno 90 miliardi destinati alle casse dello Stato ma che godono dei servizi pubblici - sanità in primis - a spese dei contribuenti onesti, tra cui rientrano a pieno titolo medici dipendenti e pensionati colpiti invece da continue e vergognose stangate.

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Sciopereranno contro la mancata volontà politica di cercare nuove risorse per la sanità pubblica. Sciopereranno contro l’aumento del finanziamento della sanità privata per l’abbattimento delle liste d’attesa, senza prevedere né un meccanismo di monitoraggio dell’utilizzo delle risorse né l’obbligo del
rispetto di diritti essenziali dei lavoratori da parte dei datori di lavoro: i medici dipendenti delle strutture
AIOP aspettano da 18 anni il rinnovo del proprio contratto di lavoro.

Scioperiamo perché venga dato rispetto agli specializzandi di area medica e sanitaria attraverso retribuzioni dignitose, diritti e il riconoscimento di formazione adeguata.
“I medici e i dirigenti sanitari – concludono i due leader sindacali - il 5 dicembre sciopereranno per lanciare
un segnale chiaro alla politica: chiediamo rispetto per la nostra professione e per il nostro lavoro;
chiediamo che la salute dei cittadini torni ad essere la priorità su cui investire”.