Sanità pubblica al collasso e le assicurazioni ci guadagnano, l'Italia sempre più verso il modello privato "made in Usa"

Sanità pubblica e polizze assicurative: ecco l'analisi su costi e soluzioni future

di Ezio Pozzati

Medici corsia

Cronache

Santità pubblica tra risorse risicate e assicurazioni: pessimo ragionamento, fine calcolo aritmetico o entrambe le cose? L'analisi 

Talvolta mi piace analizzare qualche settore sia del pubblico sia del privato, questa volta l'occhio mi è caduto sulla sanità, anche a causa delle polemiche che vengono sollevate, non solo da chi opera nella sanità e, soprattutto, dalle forze politiche di tutti gli schieramenti. Per ultimi, ma non ultimi sono coinvolti in prima persona le/i pazienti e, sappiamo tutti, quanta pazienza hanno o abbiamo. Allora ho voluto approfondire, non l'aspetto umano che è il più importante, ma solo valutando i numeri e con l'aiuto di COPILOT è nato questo: la comparazione fra il rapporto costi del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) e le polizze assicurative. Ed ecco domande e risposte.



1°. Quanto costa il SSN allo Stato?
Il costo complessivo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia è significativo. Per l'anno 2023, il finanziamento complessivo del SSN è stato di 128.869,20 milioni di euro, che include anche 864 milioni di euro destinati ai fondi per l'acquisto di medicinali innovativi e oncologici innovativi. Questo costo comprende tutte le spese relative ai medici, infermieri, personale amministrativo e altri costi operativi. È importante notare che queste cifre possono variare annualmente in base alle politiche sanitarie e alle necessità del sistema sanitario. 

2°. Quanto costa una polizza sanitaria al un cittadino in base all'ISTAT?
Utilizzeremo i dati demografici dell'ISTAT e le fasce di costo che abbiamo precedentemente discusso: 
  1. Fino ai 20 anni di età : circa 209 euro all'anno.
2. Dai 21 ai 40 anni di età: circa 229 euro all'anno.
3. Dai 41 ai 55 anni di età: circa 339 euro all'anno.
4. Dai 56 ai 69 anni di età: circa 469 euro all'anno.
5. Dai 70 ai 75 anni di età: circa 669 euro all'anno.


Ora vediamo la distribuzione della popolazione per fascia di età in base ai dati ISTAT:
    1.      Fino ai 20 anni di età : circa 10 milioni di persone.
    2.    Dai 21 ai 40 anni di età: circa 14 milioni di persone.
    1.    Dai 41 ai 55 anni di età: circa 11 milioni di persone.
    1.    Dai 56 ai 69 anni di età: circa 9 milioni di persone.
    1.    Dai 70 ai 75 anni di età: circa 4 milioni di persone.


Come si evince mancano le fasce dai 76 in su e sono 7.058.755, l'11,7% della popolazione e dovrà farsene carico il Ministero della Salute o le Regioni sapendo che il costo pro capite oscilla fra i 387 ed i 2.000 euro l'anno.


Adesso possiamo calcolare il costo per ciascuna fascia di età:
  1. Fino ai 20 anni di età : 209 euro × 10 milioni = 2,09 miliardi di euro.
2. Dai 21 ai 40 anni di età: 229 euro × 14 milioni = 3,206 miliardi di euro.
3. Dai 41 ai 55 anni di età: 339 euro × 11 milioni = 3,729 miliardi di euro.
4. Dai 56 ai 69 anni di età: 469 euro × 9 milioni = 4,221 miliardi di euro.
5. Dai 70 ai 75 anni di età: 669 euro × 4 milioni = 2,676 miliardi di euro.
E infine, sommiamo questi importi per ottenere il totale generale: 15,922 miliardi di euro. 


 3°. Quindi sarebbe più conveniente per lo Stato stipulare una polizza per ogni cittadino rispetto al costo della Sanità in generale? 
Se ogni cittadino assicurato ricevesse una prestazione sanitaria paragonabile a quella offerta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il costo della polizza assicurativa probabilmente aumenterebbe notevolmente. Ecco perché: 
1. Copertura completa: le polizze assicurative commerciali, per essere paragonabili al SSN, dovrebbero coprire una vasta gamma di servizi, inclusi trattamenti di emergenza, cure ospedaliere, interventi chirurgici, terapie per malattie croniche, prevenzione, ecc. Una copertura così estesa aumenterebbe significativamente il premio assicurativo. 
2. Costo del Servizio: il SSN opera su un modello di finanziamento pubblico, mentre le assicurazioni private sono aziende a scopo di lucro. Di conseguenza, le polizze private includerebbero costi aggiuntivi per profitto, amministrazione e gestione del rischio, rendendo le polizze più costose. 
3. Gestione delle Malattie Croniche e Gravi: la gestione di pazienti con malattie croniche o gravi richiede risorse significative. Un'assicurazione privata dovrebbe coprire questi costi, portando a premi più alti per bilanciare il rischio. 
4. Rischi di Mercato: le compagnie assicurative devono affrontare i rischi di mercato, come variazioni nei costi sanitari, cambiamenti legislativi e fluttuazioni economiche. Questi rischi si riflettono nei premi assicurativi, che tendono ad essere più elevati per compensare l'incertezza. 
Ad esempio, se una polizza sanitaria privata attualmente costa tra 209 e 669 euro a seconda dell'età e copre solo una parte delle prestazioni offerte dal SSN, una polizza che fornisce una copertura completa equivalente potrebbe costare molto di più. In sintesi, il modello assicurativo privato, pur essendo un'alternativa, potrebbe comportare costi più elevati e potenziali disparità nell'accesso alle cure rispetto al sistema pubblico del SSN.


4°. Per calcolare quanto costerebbe in più fornire a ogni cittadino una polizza assicurativa che copra tutte le prestazioni del SSN, dobbiamo considerare i seguenti fattori: 
1. Costo attuale del SSN: circa 128,9 miliardi di euro all'anno.
2. Costo attuale stimato per polizze assicurative: circa 15,9 miliardi di euro all'anno. 
Se ipotizziamo che una polizza assicurativa che copra tutte le prestazioni del SSN costi significativamente di più, possiamo fare una stima basata su un incremento percentuale dei costi. Supponiamo che, per coprire completamente tutte le prestazioni sanitarie, il costo della polizza aumenti del 200% rispetto ai valori attuali. 
Calcolo: 
- Costo attuale delle polizze: 15,9 miliardi di euro.
- Aumento stimato del costo delle polizze (200%): 15,9 miliardi di euroX3 = 47,7 miliardi di euro. Quindi, il costo stimato delle polizze per coprire tutte le prestazioni del SSN sarebbe di circa 47,7 miliardi di euro all'anno. 
Differenza rispetto al costo del SSN: 
Costo attuale del SSN: 128,9 miliardi di euro.
Costo stimato delle polizze complete: 47,7 miliardi di euro.
La differenza sarebbe: 128,9 miliardi di euro - 47,7 miliardi di euro = 81,2 miliardi di euro in più per il SSN rispetto alle polizze complete.
Quindi, stipulare polizze assicurative complete per ogni cittadino potrebbe costare circa 81,2 miliardi di euro in meno rispetto al mantenimento dell'attuale SSN.
Questa è una stima molto approssimativa e reale, mentre i costi potrebbero variare. Inoltre, va considerato che i sistemi sanitari pubblici e privati hanno caratteristiche e vantaggi differenti che non possono essere valutati solo in termini economici. 


5°. Le cliniche private, gli ambulatori privati ecc. convenzionati con il SSN ricevono il compenso come quello che costerebbe allo Stato? 
 Le cliniche private e gli ambulatori privati convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ricevono un compenso per le prestazioni erogate. Questo compenso è generalmente concordato annualmente tra le strutture private e i Sistemi Sanitari Regionali (SSR). Il rimborso alle strutture private accreditate avviene sulla base di un budget annuale concordato, suddiviso nei 12 mesi solari. Le strutture private accreditate devono rispettare gli standard di qualità e sicurezza definiti dalle Leggi Regionali di accreditamento. In pratica, le strutture private accreditate operano come se fossero parte del sistema pubblico, ricevendo un compenso che riflette i costi delle prestazioni erogate. Questo permette di integrare la capacità del SSN con risorse private, migliorando l'accesso alle cure per i cittadini.


Ora le domande finali: riusciremo a trovare delle Compagnie di Assicurazione che si accollano gli importi di cui sopra? E ancora, chi copre la spesa se le compagnie falliscono? Sarà necessario che si assicurino contro un eventuale fallimento? Ammesso che i numeri siano giusti (S.E. & O.) risparmiare 81,2 miliardi di euro l'anno e destinarli ad altri investimenti, come la ricerca, la scuola o altro giustificherebbe questo passaggio? Una volta tanto piace anche a me provocare: trovate anche Voi che questa sia una istigazione bella e buona?


 

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