Santanchè, 9 richieste di condono per abusi edilizi sulla villa in Versilia?

Secondo il Fatto, le opere realizzate nella cosiddetta "Casina rossa" in cui è stata ospite anche Meloni non sarebbero state autorizzate

di Redazione
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Daniela Santanchè
Cronache

Opere non autorizzate sulla villa di Santanchè nel bosco della Versiliana?

Una villa di charme da 270 metri quadri con giardino, corredata di porticato con “cotto umbro” e impreziosita da una splendida veranda addossata stile inglese, tanto glamour per il tè del tramonto. Il Fatto Quotidiano descrive così in un lungo articolo richiamato anche in prima pagina la "Casina Rossa", quello che definisce il "rustico dei sogni" di Daniela Santanchè nel bosco della Versiliana.

Secondo il Fatto Quotidiano, la villa si trova a "dieci minuti a piedi dal famoso Twiga, di cui Daniela Santanchè è stata socia finché ha ceduto le quote al compagno Dimitri Kunz, altri dieci dalla famosa Villa Alberoni, quella che nel giro di un’ora fruttò a Kunz e alla moglie di La Russa la plusvalenza record. La stessa Meloni vi ha soggiornato più volte, come tanti politici, artisti e intellettuali di destra che si raccolgono d’estate attorno ai lidi e al Caffè della Versiliana".

Ma secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano "le importanti opere" realizzate "al Comune di Pietrasanta risultano realizzate senza autorizzazione paesaggistica". Sempre secondo il lungo articolo del Fatto Quotidiano, ci sarebbero "nove tentativi di sanare" la situazione, anche se "degli accertamenti e degli abusi, che han portato anche a un procedimento penale, non si era mai avuta notizia".