Schettino esce dal carcere. Sconterà il resto della pena agli archivi di Stato

L'ex comandante della Concordia, condannato per la strage del Giglio costata la vita a 32 persone, presto tornerà libero

Cronache
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Schettino torna libero, un ruolo per lui agli archivi di Stato

Per l'Italia resterà una data indelebile quel 13 gennaio 2012, giorno del naufragio della Costa Concordia, uno dei più grandi incidenti della storia del Paese. Per quella collisione con gli scogli, costata la vita a 32 persone e il ferimento di altre 110 è stato condannato il comandante Francesco Schettino, considerato il responsabile principale delle vicende di quella drammatica notte all'isola del Giglio. Schettino però - si legge sul Corriere della Sera - potrebbe presto uscire dal carcere di Rebibbia, dove sta scontando una pena a 16 anni di carcere, per lavorare alla digitalizzazione di migliaia di pagine di processi tra i quali quello sulla strage di Ustica.

È stata - prosegue il Corriere - la direzione del carcere romano, secondo alcune indiscrezioni, a presentare la richiesta. Se accettata, Schettino potrebbe lavorare per lo Stato per archiviare digitalmente e rendere di fatto indistruttibili i più grandi dibattimenti italiani. Materiale che poi sarà conservato per sempre nell’Archivio di Stato di Roma. Il provvedimento è legittimo perché l’ex comandante della Concordia ha scontato metà della pena (oltre ai quasi sei anni trascorsi in carcere, come prevede la legge, si aggiunge anche un periodo premiale) e dunque ha il diritto a misure alternative alla detenzione.