Scontro toghe-governo, le opposte visioni: dove finiscono gli interessi e inizia il bene comune?

Perché si chiede alle persone di rispettare le leggi quando poi alcuni magistrati le “contestano” ricorrendo all'Europa?

di Ezio Pozzati
Giuseppe Santalucia
Cronache

Scontro ideologico o interesse collettivo? Il difficile equilibrio tra toghe e politica

La dialettica [è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia. Essa consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti (simbolicamente rappresentati nei dialoghi platonici da due personaggi reali) ed è usata come strumento di indagine della verità] wikipedia.it.  dovrebbe essere una parte fondamentale nella discussione fra più parti, meglio se questo accade fra le Istituzioni.

Purtroppo non è quello che si sente o si legge da un po' di tempo; ecco l'ultimo esempio: “Lunedì a Bologna l’Anm vivrà "un’assemblea straordinaria che testimonia il clima di inquietudine" per una contrapposizione "che priva di serenità il lavoro: fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’. È inaccettabile", evidenzia il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia”. Scontro toghe-governo. L’Anm: "C’è aria pesante". La Lega: i magistrati lavorino.

Quello che balza all'occhio è quando un esponente o un gruppo viene additato per una certa presa di posizione e comincia a compiangersi perché la parte con la quale sta “dialogando” dice che sono di sinistra, ma quando la sinistra trova un riscontro diverso dalle proprie posizioni che succede? Dà del fascista o addirittura del nazifascista a chi in quel momento non apprezza la “veduta” della proposta. Allora ci domandiamo: “con chi parlano, a quale titolo parlano? Parlano e scrivono per il popolo o parlano  scrivono per interesse di parte? Possiamo dubitare? Chi ha fatto un po' di politica, ma anche chi segue questi dibattiti può essere un attento osservatore e in più può analizzare, molto bene, le varie posizioni e notare che sovente riguardano più gli interessi di parte a discapito di quelli della collettività.

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Ora non per affondare il coltello nella piaga, ma mi piacerebbe conoscere il parere e leggere smentite in merito ai libri di Luca Palamara (ex magistrato) che è stato il più giovane presidente dell'ANM. Domanda spontanea: a chi dobbiamo credere? Perché questi dubbi devono sorgere in noi cittadini? Perché si chiede alle persone di rispettare le leggi quando poi alcuni magistrati le “contestano” ricorrendo all'Europa? Allora perché non applicare solo le leggi europee? E poi, perché si l'applicano le leggi a macchia di leopardo? Perché si chiede, a gran voce e da più parti, alla Magistratura di essere super partes con il popolo e con le Istituzioni? Per favore dateci una risposta, quello che chiediamo non è impossibile. Per favore potete lavorare sempre solo ed esclusivamente per e “in nome del Popolo Italiano”? Grazie.

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