Sgarbi a processo per il quadro portato all'estero di de Boulogne. L'accusa: non aveva il permesso
Il critico è accusato di esportazione illecita di beni culturali
Sgarbi a processo per il de Boulogne: opera da 5,5 mln esportata, secondo l'accusa, illegalmente
Vittorio Sgarbi va a processo per quel de Boulogne portato all'estero. Al critico d'arte è arrivata la citazione diretta a Imperia e l'accusa è di esportazione illecita di beni culturali. L’udienza - riporta Il Fatto Quotidiano - è fissata a febbraio. Insieme a lui vanno a processo la compagna Sabrina Colle e l’impresario Gianni Filippini. Sono imputati di aver cercato di esportare senza permesso il dipinto Concerto con bevitore attribuito al caravaggesco Valentin de Boulogne sequestrato l'11 giugno 2021 nel Principato di Monaco. Una tela dal valore stimato in 5,5 milioni. L’inchiesta era partita nel 2019 da Siracusa e uno stralcio era arrivato a Imperia nel 2021 per competenza territoriale.
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L’indagine avviata dal procuratore Alberto Lari e dal pm Barbara Bresci e poi Francesca Dentis, sempre col supporto del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Roma, - prosegue Il Fatto - ha permesso di ricostruire tutte le fasi della presunta operazione illecita. L’inchiesta giornalistica aveva anche ricostruito le modalità con cui il dipinto era finito nell’abitazione del critico: per il tramite di un suo storico autista, Giacomo Crotti, recentemente deceduto, era stato acquistato nel 2014 a Orzinuovi, comune del Bresciano al confine con la provincia di Cremona, per soli 10 mila euro, in contanti e in nero.