Si ammala di cancro e l'azienda la licenzia per le troppe assenze. Poi il lieto fine

La donna aveva superato di 4 giorni il tetto massimo di assenze: sarà reintegrata

di redazione
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Una commessa

Cronache

Pisa, commessa licenziata dal datore di lavoro perché malata di cancro. Aveva preso più giorni di malattia rispetto al normale. Azienda condannata e reintegro immediato

Licenziata due anni fa per 4 giorni in più d’assenza dal lavoro (184 giorni invece di 180), termine massimo sforato per le sedute chemioterapiche contro un tumore al seno, ora il Tribunale di Pisa ordine all’azienda il reintegro della commessa quarantenne di un supermercato della città toscana.

Una vicenda davvero brutale che però ha avuto un lieto fine. Ma non è il primo caso in Italia. Una vicenda praticamente analoga accadde nel 2021 a Rieti. Laura, 50 anni, aveva subito due operazioni e oltre tre mesi di chemioterapia per una recidiva tra l’ospedale di Terni e il De Lellis di Rieti. Ma proprio quando tutto sembrava a posto, il direttore del supermercato le ha consegnato una lettera di licenziamento. Il motivo? La donna aveva superato i 180 giorni di assenza consentiti dalla legge. Il supermecato dove lavorava fu condannato e la donna fu risarcita e reintegrata.

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