“Siamo sicuri che sia lui?”, giallo sul broker dei vip morto in un incidente
L'ipotesi prevalente è un malore, sentiti alcuni testimoni: la moto ha sbandato. La difesa di Bochicchio: no a strumentalizzazioni
Incidente broker in moto, giallo su Massimo Bochicchio
“Siamo sicuri che sia lui?”, è quello che si chiedono in molti da quando è uscita la notizia dell’incidente in moto che ha causato la morte del broker Massimo Bochicchio a Roma, su via Salaria. Il broker è accusato di aver truffato molti vip tra cui l’allenatore di calcio Antonio Conte e l’ex ct della nazionale italiana di calcio Marcello Lippi. Delle insinuazioni che girano nei circoli romani dà notizia Il Messaggero.
Incidente broker in moto, aperta indagine: verrà disposta autopsia
I pm di Roma attendono una prima informativa per aprire formalmente un fascicolo di indagine in relazione alla morte di Bochicchio. Al momento gli inquirenti propendono per un decesso legato ad un malore ma risposte in tal senso si avranno dall'autopsia che verrà affidata e, se necessario, sarà svolto anche il test del Dna alla luce del fatto che il corpo è completamente carbonizzato. Questo potrebbe accantonare i dubbi su questo presunto giallo. Per potere effettuare gli accertamenti tecnici, comprese le verifiche sulla moto, il procedimento potrebbe essere incardinato per istigazione al suicidio.
Secondo una prima ricostruzione la moto, che percorreva via Salaria in direzione Roma, si e' spostata verso destra andando a sbattere contro il muro di cinta dell'aeroporto dell'Urbe. Le indagini sono state affidate dal pm Andrea Cusani agli agenti della Polizia di Roma Capitale.
Incidente broker: sentiti testi, moto ha sbandato all'improvviso
La moto su cui viaggiava il broker Massimo Bochicchio, morto ieri a Roma, e' stata vista spostarsi improvvisamente verso la destra senza che ci fossero altre auto o ostacoli nelle vicinanze. E' quanto hanno raccontato tre testimoni oculari ascoltati dalla Polizia di Roma Capitale nell'ambito delle indagini sull'incidente avvenuto ieri in via Salaria. Oggi gli agenti della Locale hanno effettuato un nuovo sopralluogo dopo quello di ieri: sulla strada non sarebbero presenti segni di frenata. Gli investigatori hanno, inoltre, chiesto all'aeroporto dell'Urbe di analizzare gli impianti di videosorveglianza per verificare se una delle telecamere abbia ripreso le fasi dell'incidente.
Broker morto a Roma: rinvio processo, serve certificato decesso
Intanto il processo che lo vedeva imputato per riciclaggio e abusiva attività finanziaria è stato rinviato dal tribunale di Roma. Nello specifico i giudici della settima sezione penale hanno disposto il rinvio dell'udienza in attesa dell'atto formale di riconoscimento della salma e dell'acquisizione del certificato di morte.
"Abbiamo appreso da organi di stampa della morte di Bochicchio e non essendo stato depositato il certificato di morte e considerati i tempi necessari e' opportuno disporre un rinvio al 15 settembre", ha detto il giudice. "La famiglia mi ha contattato ieri spiegandomi che erano stati informati dalla Polizia locale dell'incidente ma non abbiamo ancora un certificato di morte - ha detto in aula il difensore del broker l'avvocato Gianluca Tognozzi - perche' anche il fratello, che si e' recato sul posto, ha spiegato che non e' stato possibile effettuare un riconoscimento".
Morte broker a Roma: difesa, no a strumentalizzazioni
"Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arrivera', come da prassi in questi tragici casi, dopo il riconoscimento della salma". Lo precisa l'avvocato Gianluca Tognozzi, difensore di Massimo Bochicchio morto ieri in un incidente su via Salaria, Roma, mentre era a bordo della sua moto.