Lavoro, dopo la tragedia Esselunga l'idea di un pool investigativo

Da Chigi filtra l'idea di costruire un coordinamento delle Procure sul modello dei pool anti–mafia, che si specializzi sul reato specifico in ambito lavorativo

Di Giuseppe Vatinno
Cronache

Sicurezza sul lavoro: nuove leggi a breve e prosegue l’inchiesta

Dopo l’incidente al cantiere Esselunga di Firenze -che ha provocato cinque vittime lo scorso venerdì- il governo si è attivato.

Per contrastare il fenomeno dovuto ad un far west sui cantieri, peraltro alimentato dallo scellerato programma di bonus e superbonus che ha portato a truffe e deregulation completa sui subappalti e a una voragine nei conti pubblici dello Stato.

Misura, ricordiamolo, demagogicamente spinta dai Cinque Stelle di Giuseppe Conte. Il punto chiave è quello dei subappalti che nel settore privato sono completamente fuori controllo, mentre nel pubblico c’è un limite alla catena delle concessioni.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto durante il question time alla Camera: “Proprio questa mattina in Consiglio dei ministri questo argomento è stato trattato, anche con l’ipotesi di eventuali sanzioni penali. Non è stato trattato il principio, al quale sarei anche abbastanza contrario, dell’introduzione dell’omicidio sul lavoro perché con l’esperienza dell’omicidio stradale, che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati. Sono allo studio altre misure per contrastare il lavoro sommerso”.

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Durante il Cdm c’è stata l’informativa della ministra del Lavoro Marina Calderone: “Nel 2023 ci sono state più ispezioni rispetto all’anno precedente nel settore edile. Su un totale di 92.658 accessi ai cantieri, 20.755 sono state le ispezioni inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, oltre quindi 3mila rispetto al 2022. I risultati sono impietosi: il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% specialmente nei cantieri collegati al superbonus 110%. Non solo: in base all’ultimo rapporto Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), di queste 1.041 mortali (-4,5%)”.

Il ministro ha poi dichiarato di voler rafforzare l’elemento ispettivo che nei cantieri privati, soprattutto dopo la fase dei bonus, è praticamente assente e nessuno ha il vero controllo dei subappalti.

Ma a parte i dati tecnici forniti occorre agire presto, magari anche con un decreto legge, per porre un primo freno ad una dinamica che purtroppo non accenna a diminuire, segno che non si tratta di casi isolati ma di fenomeni strutturali.

Da Chigi filtra anche un’altra azione possibile e cioè quella di costruire un coordinamento delle Procure sul modello dei pool anti –mafia, che si specializzi sul reato specifico in ambito lavorativo e che abbia strumenti di azione diretta, come quello di far cessare i benefici fiscali in caso di lavoro in nero o di subappalti selvaggi.

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