Siena, lampioni accesi di giorno: ecco i veri sprechi, non i condizionatori
Ma quale Draghi! Aria condizionata o pace? Dopo San Benedetto del Tronto ecco Siena, lampioni accesi di giorno in centro storico. Così usiamo l'energia?
Gli sprechi dell’illuminazione pubblica non vengono intaccati da Draghi. Ecco Siena
Costi esplosi e bollette alle stelle. Con i prezzi drammatici dell’energia che attanagliano l’Europa, gli enti pubblici non avrebbero il dovere di una maggiore vigilanza sugli sprechi dell’illuminazione pubblica?
Ricordate le parole del nostro premier Mario Draghi?: “Cosa preferiamo la pace o il condizionatore acceso tutta l’estate?”. La pace o il consumo di energia (proveniente dalla Russia, era sottinteso)?
Valevano solo per le famiglie, le persone comuni, le imprese o anche per gli enti pubblici i cui costi vengono poi pagati sempre dagli italiani?
Qualche settimana fa, ad aprile, raccontammo come a San Benedetto del Tronto, bella cittadina marchigiana sul mare, in provincia di Ascoli Piceno, le luci dell’illuminazione pubblica fossero accese ovunque sul lungomare già alle 16.30, in pieno giorno e con il sole intenso nel cielo, una situazione che si ripeteva da tempo. Chiamammo il sindaco ma senza ottenere risposte.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da tutta Italia dello stesso tenore. San Benedetto del Tronto non sembra un caso isolato.
Qualche giorno fa un lettore ci scrive da Siena, mostrandoci le immagini del centro storico della città toscana, tutto illuminato dai lampioni artificiali già dalle 13:30, anche se il sole è a picco nel cielo. A Siena, come a San Benedetto del Tronto la condizione si ripete da tempo, con gli abitanti abituati al contesto quasi fosse uno stato inevitabile.
Alla fine dell'articolo si possono vedere le foto dei lampioni di Siena accesi in via Pispini, via del sole (è proprio il caso di dirlo), via Giovanni Dupré, vicolo della fonte, via delle sperandie, via San Marco e altrove.
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Il bellissimo centro storico di Siena non è piccolo. A detta di chi ci ha segnalato lo spreco la condizione sarebbe questa da lungo tempo. Ma magari c’è una spiegazione.
Così abbiamo contattato con varie telefonate e messaggi Luigi De Mossi, sindaco della città, e il suo ufficio stampa per avere un colloquio sull’approfondimento che ci apprestavamo a scrivere. Ad ora non è ancora arrivata risposta. Restiamo a disposizione per una spiegazione del sindaco De Mossi.
Nei primi tre mesi di quest’anno, ha spiegato Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, la bolletta dell’elettricità per una famiglia rimasta sul mercato tutelato è aumentata del 131% rispetto al 2021, per il gas del 94%.
Ma il contesto non sembra intimorire gli enti pubblici
Scriveteci/scrivetemi e segnalateci gli sprechi pubblici di energia nella vostra città
antonioamorosi@antonioamorosi.it