Col cambiamento climatico aumentano le probabilità di morire fulminati
Troppo calore può attirare maggiore umidità nell'atmosfera e agevolare le particelle cariche che creano le saette
Aumentano i decessi causati dai fulmini: è colpa del climate change
Negli ultimi 20 anni le probabilità di essere colpiti da un fulmine sono aumentate notevolmente. La causa deriva dal cambiamento climatico: l'aumento del calore infatti può attirare maggiore umidità nell'atmosfera, fattore chiave per le particelle cariche che portano alla creazione delle saette. Lo dice la Scienza e lo confermano i casi di cronaca in continuo aumento.
Pochi giorni fa un'intera famiglia è stata colpita da un fulmine sulla spiaggia di Soverato, in Calabria. Ma ancora un pastore 44enne è stato fulminato mentre badava al suo gregge in Agrigento. Il numero di decessi legati alla fulminazione va dai 20 ai 50 all'anno, anche se non esistono studi relativi al numero esatto di vittime causate ogni anno dai fulmini.
"In Italia cadono in media circa 1.600.000 fulmini all'anno, la maggior parte nei mesi di luglio e agosto" conferma l'Istituto Superiore di Sanità (Iss). "Secondo le rilevazioni storiche, le aree più colpite dai fulmini in Italia sono il Friuli, la regione dei laghi lombardi, la zona di Roma e in genere i rilievi prealpini e appenninici" spiega l'Iss. Purtroppo però non ci sono zone esenti dal rischio dei fulmini.