Spagna, congedo mestruale per le lavoratrici: svolta per milioni di donne
Presto, in Spagna, le lavoratrici che soffrono di dolori causati dal ciclo avranno la possibilità di usufruire dell'apposito permesso
La Spagna presenta il testo di legge al Parlamento per consentire alle lavoratrici di beneficiare del permesso mestruale
In Europa, la Spagna è il primo paese a proporre una legge che prevede di esentare le donne che soffrono di dolori causati dal ciclo dal lavoro. In particolare, il permesso mestruale dovrà essere convalidato dal medico di base, non avrà una durata prefissata. Il testo di legge ora deve essere approvato dal Parlamento.
A tal proposito, la ministra per la parità di genere, Irene Montero ha annunciato con orgoglio: "Saremo il primo Paese d'Europa a istituire un permesso malattia temporaneo finanziato interamente dallo Stato per il ciclo mestruale doloroso e invalidante".
La ministra è una delle leader del partito di sinistra Podemos, che fa parte della coalizione di governo con il partito socialista del premier Pedro Sanchez, al discorso aggiunge: "Le mestruazioni non saranno più un tabù e non dovremo più imbottirci di pastiglie o nascondere il dolore".
Come funzionerà il permesso mestruale
Il permesso, che dovrà essere convalidato dal medico di base, non avrà una durata prefissata, mentre nella prima versione del progetto di legge si parlava di un periodo fra i 3 e i 5 giorni in caso di sintomi acuti.
Misure analoghe esistono nelle legislazioni del Giappone, dell'Indonesia e dello Zambia. In altri Paesi, come il Regno Unito o gli Stati Uniti, dei permessi malattia per il periodo delle mestruazioni sono concessi da alcune imprese, ma non è qualcosa di regolamentato a livello legislativo.
Quella annunciata oggi è una delle misure di un progetto di legge più ampio che prevede anche di migliorare l'accesso all'aborto negli ospedali pubblici, dove al momento si pratica meno del 15% delle interruzioni volontarie di gravidanza in un Paese in cui molti sono i medici obiettori. Inoltre, sarà permesso alle minori di abortire senza l'autorizzazione dei genitori a partire dai 16 anni.