Spara a moglie e figlia e si uccide. Biglietto d'addio: "Piante non curate"
Sul tavolo cinque pagine di accuse alla compagna. Per il procuratore: "Un gesto da colossale vigliacco"
Spara a moglie e figlia e si uccide. Biglietto d'addio: "Piante non curate"
Una sanguinosa tragedia familiare ha sconvolto il Milanese. A Francolino di Carpiano, un paesino con poche case, un uomo ha sparato alla moglie e la figlia e poi dopo aver chiamto i carabinieri e confessato si è ucciso anche lui. Totò Staltari - si legge sul Corriere della Sera - ha ucciso la moglie Catherine Panis, 41 anni, originaria di Manila nelle Filippine, e la figlia Stefania Chiarissa, 15 anni, mentre ancora dormivano. Ha usato un revolver 44 magnum che forse nascondeva da tempo senza alcuna licenza e un cuscino per attutire il rumore degli spari. Un solo colpo, alla testa. La figlia nel letto a castello, sotto la moglie nel divano letto a due piazze. Poi è rimasto in casa per ore insieme ai corpi. Alle 13.45 ha chiama il 112: "Le ho uccise stamattina e adesso tocca a me". I carabinieri di San Donato, guidati dal tenente Valerio Azzone, si precipitano nella palazzina lungo la strada Provinciale, trovano la porta chiusa ma non a chiave. Lui si era sparato un colpo alla tempia dopo essersi sdraiato accanto alla moglie.
Cinque pagine di un quaderno a quadretti scritte a penna blu. Salvatore Totò Staltari, 70 anni, - prosegue il Corriere - le lascia sul tavolo della cucina accanto al telefono. Parole senza senso, accuse alla moglie per le piante non curate, le spine della luce danneggiate, piccoli battibecchi amplificati dalla depressione che lo ha fatto precipitare negli ultimi mesi: «Mia figlia non merita di avere una madre così». Unico movente, secondo gli investigatori, di un gesto che nessuno riesce a spiegarsi. Un gesto da «colossale vigliacco», lo definisce il procuratore di Lodi Domenico Chiaro.