Sparatoria Pescara: "Dei ragazzi ridevano di me, allora ho portato la pistola"
Federico Pecorale, percepisce una pensione di invalidità da 10 anni in seguito ad un incidente in moto. "Erano lenti a servirmi così sono entrato..."
Sparatoria Pescara: "Non mi servivano e mi hanno risposto male"
Il caso della sparatoria in un risto-bar di Pescara continua a tenere banco. Dopo la testimonianza del tassista eroe che ha fatto catturare l'aggressore, adesso si aggiungono anche le parole del protagonista della vicenda, Federico Pecorale, l'uomo di 29 anni - si legge su Repubblica - che ha sparato a Yelfry Rosado Guzman, il cuoco di 23 anni di origine domenicana che era dietro al bancone del bar. "Il giorno prima - spiega Pecorale - ho cercato di fare amicizia con dei ragazzi romeni, volevo solo parlare con qualcuno e loro mi hanno deriso. Questa non è una cosa bella quando le persone ridono di te e ti prendono in giro. Erano un gruppo di romeni e stavano seduti al tavolo vicino al mio, questo è successo il sabato sera. Ecco perché poi il giorno dopo sono tornato anche a pranzo: se ci fossero stati di nuovo almeno potevo difendermi con la pistola".
L'aggressore, a causa di un incidente in moto avuto a 18 anni, - prosegue Repubblica - non è completamente lucido, seppur autonomo, tanto che gli è stata riconosciuta una pensione di invalidità con la quale riesce a mantenersi. Pecorale ripercorre l'episodio di domenica. "Avevo ancora fame e ho chiesto un altro piatto di arrosticini, ma il cameriere portava piatti a tutti i clienti del locale tranne che a me. Quando gli ho chiesto perché mi faceva aspettare tanto mi ha risposto male, cattivissimo, come se mi volesse anche lui prendere in giro. Allora mi sono alzato e l’ho seguito, sono entrato dentro e gli ho dato un pugno". Ma non dice nulla della sparatoria. Oggi l'interrogatorio di garanzia in carcere.