Spiagge, obbligo di acqua potabile nelle docce: è polemica in Versilia
La normativa nazionale impone l’uso di acqua potabile. Nella maggior parte degli stabilimenti balneari di Viareggio, le docce sulla spiaggia sono state rimosse
Spiagge, obbligo di acqua potabile nelle docce: è polemica
L'estate non è ancora iniziata ma già i balneari sono sul piede di guerra e minacciano di non aprire nemmeno quest'anno le spiagge.
Negli ultimi anni, la normativa nazionale in materia di salvaguardia della risorsa idrica è diventata sempre più stringente, al fine di preservare le scorte di acqua potabile e promuoverne un utilizzo sostenibile. In particolare, la legge, entrata in vigore lo scorso marzo, ha imposto l'obbligo di impiegare acqua potabile per docce, lavamani e lavapiedi.
Tale normativa ha avuto riflessi significativi anche per il settore balneare. Nella maggior parte degli stabilimenti di Viareggio, località rinomata della costa toscana, le tradizionali docce presenti direttamente sulla spiaggia o sono state rimosse o risultano non funzionanti. I gestori degli stabilimenti hanno dovuto adeguarsi alle disposizioni, sospendendo un servizio che per decenni ha caratterizzato la balneazione viareggina.
Cosa è accaduto ieri negli stabilimenti balneari lo racconta al Tirreno Andrea Pardini, titolare del bagno “Mauro” a Torre del Lago: "Abbiamo avuto proteste notevoli. I clienti sono andati nei servizi igienici e hanno iniziato a lavarsi corpo e piedi nei lavandini. Creando un disagio enorme: nei servizi igienici era tutto bagnato e, acqua mescolata con la sabbia, dopo due ore era un porcile".
Resta da vedere se in futuro sarà possibile individuare soluzioni alternative che, nel rispetto della sostenibilità ambientale, permettano di mantenere un servizio così gradito agli utenti degli stabilimenti balneari.