Spionaggio, per Walter Biot i pm chiedono il processo
La procura di Roma e militare hanno chiesto il rinvio a giudizio per il militare della Marina. L'udienza preliminare è stata fissata al 14 febbraio
Spionaggio, per Walter Biot la procura ordinaria e militare hanno chiesto il rinvio a giudizio. L'ufficiale della Marina si trova in carcere da marzo
Per l'ufficiale della Marina Walter Biot la procura di Roma e quella militare hanno chiesto il rinvio a giudizio. Biot fu arrestato il 30 marzo 2021 dai carabinieri del Ros mentre cedeva documenti riservati ad un agente russo.
Nei suoi confronti la procura ordinaria contesta i reati di spionaggio, rivelazione di segreto di stato e corruzione. I pm militari contestano all'ufficiale i reati di "procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio", "procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato", "esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio","comunicazione all'estero di notizie non segrete ne' riservate".
Nel capo di imputazione relativo all’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Gianfederica Dito, si legge che l'ufficiale della Marina si procurava, a scopo di spionaggio politico notizie che, nell'interesse della sicurezza dello Stato, o comunque nell'interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete, e rivelava a terza persona siffatte notizie.
Walter Biot, le accuse della procura ordinaria
Biot, attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, dalla procura di Roma è accusato di spionaggio, rivelazione di segreto di Stato e corruzione, per essersi procurato quale capitano di fregata della Marina Militare in servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa, a scopo di spionaggio politico, notizie che nell’interesse della sicurezza dello Stato dovevano rimanere segrete e per aver rivelato tali notizie ad un agente diplomatico russo dietro compenso di 5 mila euro.
In particolare, l’ufficiale avrebbe effettuato con uno smartphone dedicato “rilievi fotografici di documentazione classificata che aveva possibilità di visionare per il suo ruolo e la sua funzione e poi consegnava una micro Sd contenente tali foto all’agente diplomatico che contestualmente gli consegnava la somma di denaro in contanti”.
Walter Biot, le accuse della procura militare
La procura militare contesta a Biot le accuse di rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni all’estero di notizie non segrete ne’ riservate. Biot secondo l’accusa dunque “si procurava notizie concernenti la forza, la preparazione e la difesa militare dello Stato classificate segrete o riservate, eseguiva, a scopo di spionaggio con uno smartphone in suo possesso fotografie di documenti concernenti la forza, la preparazione e la difesa militare dello Stato, rivelava, a scopo di spionaggio notizie” ad un agente diplomatico russo.
Walter Biot, il 14 febbraio l'udienza preliminare
È stata fissata al prossimo 14 febbraio, davanti al gup del tribunale di Roma, l’udienza preliminare per Walter Biot. Il gup dovrà decidere se rinviare a giudizio l’ufficiale di Marina per il quale sia la procura di Roma che quella militare hanno chiesto il processo. Biot è accusato dai magistrati di piazzale Clodio di spionaggio, rivelazione di segreto di Stato e corruzione. Parti offese nel procedimento figurano il ministero della Difesa e il Sindacato dei militari. Un’altra udienza dovrà essere fissata davanti al gup militare in ordine ai reati contestati all’ufficiale dalla procura militare.
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