Stato-mafia appello: assolti l’ex senatore Dell’Utri, Mori, De Donno, Subranni
MAFIA: PROCESSO TRATTATIVA, ASSOLTI MORI, DELL'UTRI, DE DONNO E SUBRANNI
Stato-mafia, verdetto ribaltato. In appello assolti l’ex senatore Dell’Utri e gli ex ufficiali Mori, De Donno e Subranni. Condannato Bagarella
Assoluzione per l'ex senatore Marcello Dell'Utri, per gli ex carabinieri del Ros Mario Mori e Antonio Subranni, oltre all'ex capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno. Il verdetto e' stato emesso dai giudici della Corte d'assise d'appello di Palermo, riuniti in camera di consiglio da lunedi' per emettere la sentenza del processo d'appello sulla Trattativa tra Stato e MAFIA. Pena ridotta a 27 anni il boss Leoluca Bagarella. Dichiarate prescritte le accuse al pentito Giovanni Brusca. Confermata la condanna per Antonino Cina', medico e fedelissimo di Toto' Riina. In primo grado la Corte di assise, il 20 aprile 2018, aveva condannato a 28 anni Bagarella, a 12 anni, oltre all'ex senatore Dell'Utri, Cina', Mori e Subranni. Erano stati condannato a 8 anni De Donno e Massimo Ciancimino, figlio di Vito, poi stralciato e prescritto.
Trattativa Stato-mafia, assolti carabinieri e Dell'Utri. La lettura della sentenza
L'accusa, rappresentata dai sostituti pg Sergio Barbiera e Giuseppe Fici, alla fine della requisitoria del 7 giugno ha chiesto il rigetto dei ricorsi e la conferma della condanne di primo grado
Stato-mafia: assolti Dell'Utri e Mori, il dispositivo sentenza
Ecco il testo del dispositivo del processo di appello sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, pronunciato dalla Corte di assise di appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino e Vittorio Anania, giudice a latere: "In parziale riforma della sentenza emessa dalla Corte di assise di Palermo in data 20 aprile 2018 assolve Giuseppe De Donno, Mario Mori e Antonio Subranni dalla residua imputazione a loro ascritta per il reato di cui al capo A, perche' il fatto non costituisce reato". "Dichiara - prosegue - non doversi procedere nei riguardi di Leoluca Bagarella, per il reato di cui al capo A, limitatamente alle condotte commesse in pregiudizio del governo presieduto da Silvio Berlusconi, previa riqualificazione del fatto come tentata minaccia pluriaggravata a corpo politico dello stato, per essere il reato cosi' riqualificato estinto per intervenuta prescrizione. E per l'effetto ridetermina la pena nei riguardi di Bagarella in 27 anni di reclusione". "Assolve Marcello Dell'Utri Marcello dalla residua imputazione per il reato di cui al capo A, come sopra riqualificato, per non avere commesso il fato e dichiara cessata l'efficacia della misura cautelare del divieto di espatrio gia' applicata nei suoi riguardi". La Corte ha revocato le statuizioni civili nei riguardi degli imputati De Donno, Mori, Subranni e Dell'Utri e rideterminato in 5 milioni di euro l'importo complessivo del risarcimento dovuto alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La Corte d'assise ha per il resto confermato "nel resto l'impugnata sentenza anche nei confronti di Giovanni Brusca e condanna gli imputati Bagarella Cina' alla rifusione delle ulteriori spese processuali in favore delle parti civili (Presidenza del Consiglio dei ministri, presidenza della regione siciliana, cmune di Palermo, associazione tra familiari contro le mafie, centro Pio La Torre. La corte ha fissato il 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni.
MAFIA: PROCESSO TRATTATIVA, MARIO MORI, 'ESPRIMO SOLO LA MIA SODDISFAZIONE, NULL'ALTRO'
"Esprimo solo la mia soddisfazione, non voglio aggiungere altro". Raggiunto dall'AdnKronos, l'ex generale del Ros Mario Mori, assolto nel processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-MAFIA, non nasconde la sua emozione ed esprime la sua soddisfazione per il verdetto.
MAFIA: DIFESA MORI, 'FELICI, FINALMENTE VERITA' VIENE A GALLA SU BUFALA'
"Siamo felici perché finalmente la verità viene a galla". Così a caldo il legale del generale del Ros Mario Mori, Basilio Milio. La trattativa? "E' una bufala, un'invenzione, un falso storico", dice ancora Milio.
MAFIA: DIFESA DELL'UTRI, 'ANTICORPI DEMOCRAZIA HANNO FUNZIONATO'
"Gli anticorpi della democrazia hanno funzionato". Lo ha detto all'Adnkronos Francesco Centonze che con Francesco Bertorotta difende Marcello Dell'Utri, subito dopo l'assoluzione dell'ex senatore. "Dopo anni di processo una sentenza ha ricostituito la correttezza del quadro probatorio arrivando a una soluzione che riteniamo condivisibile". "Non ci aspettavamo nulla ma abbiamo lavorato in questa direzione - dice - ed eravamo convinti che questo sarebbe stato l'esito, ma aspettarselo è un altro discorso". Centonze ha sentito Dell'Utri che era "commosso" per essersi tolto un peso dal cuore. "E' un peso che ci togliamo tutti. Non solo lui", ha concluso.
MAFIA: DIFESA SUBRANNI, 'CARTE DIMOSTRAVANO SUA RETTITUDINE MORALE, ASSOLUZIONE RIPAGA
"Era un risultato che la difesa di Subranni sperava ci fosse perché le carte processuali dimostravano una rettitudine... non solo una innocenza ma una rettitudine. Quello che è stato fatto è sempre stato fatto da uomini di Stato. Quindi, l'assoluzione ripaga anche dal punto di vista morale uomini dello Stato, gente che ha sofferto, vittima di una tragedia solo per il fatto di essere sotto processo". Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Cesare Placanica, difensore del generale Antonio Subranni dopo l'assoluzione.
MAFIA: GASPARRI, 'SUBRANNI, MORI ED ALTRI EROI NELLA LOTTA A CRIMINALITA' ORGANIZZATA'
''Il generale Subranni è stato il primo comandante del Ros ed è stato un eroe della lotta alla criminalità. Il generale Mori è stato, è e sarà un protagonista del fronte della legalità e della lotta al crimine e sono onorato di avere difeso lui, Subranni ed altri in tutti questi anni da accuse infamanti e infondate. Con loro vengono assolti Marcello Dell'Utri, ingiustamente accusato, e De Donno. Mori, Subranni e i carabinieri hanno combattuto il crimine e si sono inoltrati nella difficile strada della lotta alla MAFIA per difendere lo Stato, non certo per indebolirlo. Sono altri che hanno cancellato il 41bis, come Ciampi e Scalfaro che avrebbero dovuto rispondere di questi atti davanti a un tribunale". Così il senatore Maurizio Gasparri componente del comitato di presidenza di Forza Italia. "Dell'Utri ha subito aggressioni senza ragione, perché qualcuno voleva riscrivere con le bugie la storia d'Italia. Chi ripagherà ora Subranni, Mori e tanti altri per anni e anni di processi che non ci dovevano essere? Ne dovranno rispondere gli accusatori che sono stati celebrati e che dovranno essere messi sotto i riflettori per capire quali oscure ragioni hanno imbastito processi che non dovevano nemmeno essere avviati. Ci sono presunti eroi della legalità che hanno messo in piedi questo teatro e che in sede politica chiameremo a rispondere". "La commissione d'inchiesta sulla magistratura, che da tempo invochiamo, dovrà riguardare anche questa vicenda e alcuni tra i suoi protagonisti. Vorremmo un confronto pubblico con certi togati. E anche tanti conduttori televisivi e personaggi della società mediatica -conclude- dovranno fare ammenda per quanto hanno detto. Viva ai Carabinieri, viva il Ros, viva Subranni, viva Mori''.
MAFIA: DE CAPRIO 'CAP. ULTIMO', GIOIA PER ASSOLUZIONE CARABINIERI, HANNO CERCATO DI INFANGARLI'
"Con grande gioia apprendo questa notizia. Il mio pensiero va alle famiglie del generale Antonio Subranni, del generale Mario Mori e del capitano Giuseppe De Donno, a cui esprimo la mia grande vicinanza e con cui condivido il massimo disprezzo per quelli che hanno cercato di infangare l'onore di grandi combattenti della MAFIA". Sergio De Caprio, il 'Capitano Ultimo' che mise le manette ai polsi di Totò Riina, commenta così all'Adnkronos la sentenza del processo d'appello sulla trattativa Stato-MAFIA. "Io e i carabinieri combattenti li onoriamo ora come allora e li portiamo nel cuore", aggiunge De Caprio.