Storm Shadow-Scalp, il missile che la Gran Bretagna ha dato all'Ucraina. Caratteristiche e...
Gittata massima di 250 km, viene lanciato da un aereo, difficile per i radar, ha già colpito i russi in Ucraina
Storm Shadow, il missile che Kiev sta usando contro la Russia
Ecco il nuovo missile nelle mani dell'Ucraina; nome di battaglia "Storm Shadow" o, tecnicamente, SCALP (acronimo di Système de croisière conventionnel autonome à longue portée) prodotto e realizzato anche con il contributo di un'azienda italiana, MBDA. Si tratta di un'arma dotata di caratteristiche che la rendono moderno anche se ormai il progetto originario risale a quasi 30 anni fa, al 1996.
Caratteristiche tecniche
Il missile SCALP-Storm Shadow ha un raggio d'azione di 250 km, secondo le dichiarazioni ufficiali ma sono molti gli esperti a sostenere che in particolari condizioni di uso e punti di lancio la portata possa essere molto superiore; il suo peso è di 1230 kg, ha una lunghezza di poco superiore ai 5 metri.
Il missile viene lanciato da un aereo ed è guidato da un triplo sistema di navigazione, che utilizza navigazione inerziale, GPS e navigazione di riferimento del terreno. Questi sistemi di navigazione avanzati, combinati con un cercatore a infrarossi per immagini e algoritmi di riconoscimento automatico del bersaglio, consentono al missile di colpire efficacemente il punto di impatto mirato anche in condizioni difficili;
La Storia
Come detto il progetto risale al 1996. Nel 1997 il Regno Unito ha dato mandato a Matra BAe Dynamics di costruire i missili Storm Shadow a lungo raggio per armare i velivoli della propria aeronautica, la RAF. I primi voli di prova sono stati effettuati nel 2003 negli Stati Uniti.
Nel 1999 anche l'Italia entra nel progetto non solo dal punto di vista tecnologico con l'ingresso nelle operazioni appunto di MBDA, ma anche con l'ordinazione dei primi missili per la nostra aeronautica. Il primo test nostro è stato effettuato nel 2006, in Sud Africa.
Il missile a disposizione soprattutto delle forze Nato ed occidentali è stato usato in diversi teatri di guerra, come l'Iraq. Ma ovviamente è entrato nella guerra contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. Nel settembre 2023 un missile scagliato da un Sukoi Su-24 dell'aviazione di Kiev, appositamente modificato per il trasporto e l'uso, ha colpito il Museo Generale della flotta russa nel Mar Nero, a Sebastopoli dove è rimasto ucciso l'ammiraglio Viktor Sokolov.