Strage di Erba, Tarfusser: "La giustizia esiste. E a chi mi credeva pazzo..."

L'ex giudice e sostituto Procuratore generale della Corte d'Appello di Milano commenta su Affaritaliani.it la riapertura del processo per Olindo e Rosa

di Eleonora Perego
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 CUNO TARFUSSER
Cronache

Strage di Erba, Cuno Tarfusser ad Affari: "Mi diedero del pazzo per aver scritto l'istanza di revisione"

La strage di Erba, oggi tornata estremamente attuale per la decisione della Corte d'Appello di Brescia di giudicare ammissibile l'istanza di revisione del processo che ha condannato Olindo Romano e Rosa Bazzi, continua a dividere. Non solo l'opinione pubblica, ma anche la magistratura. Basti ricordare, tra tutti, il giudizio feroce che ha colpito quest'estate l'ex giudice della Corte Penale Internazionale Cuno Tarfusser. Chi è Cuno Tarfusser? Proprio il sostituto procuratore di Milano che, contro il parere del Procuratore Generale Francesca Nanni, ha formulato l’istanza di revisione per la Corte d’Appello di Brescia sulla strage di Erba. Oggi accolta.

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Affaritaliani.it lo ha contattato nell'immediatezza della notizia: "Sono strafelice, perchè evidentemente esiste ancora la giustizia in Italia" è la reazione a caldo dell'ex giudice. "Io credo di non aver fatto null'altro che il mio dovere, studiando gli atti e scrivendo un giudizio di revisione". Su quello che accadrà da qui in avanti non si sbilancia, ma spiega: "Ora si rifarà completamente il processo, e non c'è necessità che la Corte d'appello depositi le motivazioni della sua decisione. Si è trattato di un giudizio di ammissibilità in camera di consiglio".

Qualcosa da dire a coloro che lo hanno criticato per il suo convincimento "lontano" dalla maggioranza? "Non sono uno che vaneggia, non sono un pazzo. Anche se c'è gente che evidentemente ha pensato altro" continua Tarfusser. Nei confronti dell'ex giudice, peraltro, è stato aperto un procedimento disciplinare che - spiega - continuerà: "Ho sempre detto che si tratta di cose che non hanno diretta connessione. Sono giudizi indipendenti, e l'8 febbraio avrò l'udienza".