Strage di migranti, la Guardia costiera riceve l'allarme ma non interviene
L’Sos poteva essere lanciato ma non è stato fatto. La Procura di Crotone acquisisce tutte le comunicazioni. Bufera sul ministro degli Interni Piantedosi
Strage di migranti, il pescatore che ha visto tutto. Aperta un'inchiesta
Continuano senza sosta le ricerche a largo delle coste crotonesi, mancano all'appello almeno 30 persone vittime della distruzione della barca su cui viaggiavano per raggiungere l'Italia. Il bilancio è tragico: 63 morti accertati, di cui 20 bambini o ragazzini. Ma mentre si cercano altri migranti, scoppia la polemica intorno al governo. La segnalazione di Frontex – l’Agenzia europea della Guardia di frontiera e costiera – giunge intorno alle 22:30 di sabato 25 febbraio. Ed è chiara. La Guardia Costiera di Reggio Calabria – che dipende dal ministro Matteo Salvini – riceve la rilevazione termica dell’imbarcazione: risulta - si legge sul Fatto Quotidiano - particolarmente “intensa” e soprattutto “ampia”. La comunicazione è precisa fino a questo punto: "a bordo c’è un telefono cellulare turco". È chiaro che si tratta di scafisti e migranti. E sono chiare anche le imminenti condizioni meteorologiche. È da questo momento che può partire la catena dei soccorsi per evitare la tragedia del 26 febbraio.
Se fosse stato lanciato il Sar - prosegue il Fatto - qualsiasi imbarcazione vicina sarebbe stata obbligata al soccorso sin dal principio. Il Sar non c’è e la richiesta non arriverà mai: gli scafisti, con mare forza 7, vento e onde che spingono sulla poppa, si dirigono verso la costa, anzi, verso una secca segnalata sulle carte. Ed è la fine. Ma c’è di peggio. "Alle 5:40 la Guardia Costiera – dice il pescatore Antonio Grazioso alla tv BG Calabria – mi ha chiamato perché mi segnalava una barca in avaria e voleva capire cosa fosse accaduto. Era già una strage. Ho visto i cadaveri che sparivano tra le onde”. E quindi: la Guardia Costiera, che può contare su mezzi inaffondabili come le motovedette CP 321 e 323 (non caso chiamate “ognitempo” oppure “inaffondabili”) che chiede a un pescatore del posto di controllare il destino di un barcone (segnalato sette ore prima da Frontex). L’Sos poteva essere lanciato ma non è stato fatto. La Procura di Crotone acquisisce tutte le comunicazioni.