Strage familiare Nuoro, il figlio superstite di 14 anni: "Mi sono finto morto per salvarmi". La pista della casa venduta

Le prime parole dell'unico sopravvissuto al massacro compiuto da Roberto Gleboni: "In casa urlavano tutti e...". Sono morte cinque persone, si scava nella vita di questa famiglia apparentemente "tranquilla"

di redazione cronache
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Strage a Nuoro, fonte immagine: La Nuova Sardegna 

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Strage familiare Nuoro, la casa venduta per andare in affitto. Il possibile movente economico

Emergono nuovi dettagli inquietanti sulla strage familiare di Nuoro compiuta da Roberto Gleboni. Il 52enne ha sterminato tutta la famiglia e poi si è tolto la vita anche lui, in tutto sono cinque le vittime di questo massacro ancora senza un reale movente. L'unico sopravvissuto è il figlio di 14 anni, è stato lui a condurre i carabinieri nel tour degli orrori in casa, al termine di venti minuti di paura. "Sono tutti morti. Mi sono salvato perché ho finto di esserlo anche io. In casa urlavano tutti". Sono le uniche frasi che il ragazzino, ferito al volto e sotto choc, ha detto ai carabinieri appena arrivati sulla porta, mercoledì mattina.

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La tragedia, almeno per ora, - riporta Il Corriere della Sera - resta senza un movente. In casa non è stato trovato alcun biglietto, nessuna prova che possa spiegare quanto accaduto nell’appartamento di via Ichnusa. Fondamentali saranno allora gli interrogatori della nonna, ancora intubata, e del 14enne. Il giovane ora non può incontrare nessuno, per lui è già partito l’iter per la richiesta di affido ai parenti. Già da oggi invece gli inquirenti scaveranno nella memoria di telefonini, computer e conti bancari della famiglia a caccia di risposte.

Cercheranno di capire il motivo per cui - prosegue Il Corriere - è stata venduta la casa in centro, ereditata da Giusi, per andare in affitto in periferia. Sarà analizzata la pistola del 52enne, per cui era stato rinnovato appena sei mesi fa il porto d’armi a uso sportivo. Si cercherà poi di capire perché i rapporti con la famiglia della moglie Giusi, dalla nascita di Martina, si siano interrotti. La zia della moglie del killer: "Questo non è stato un momento di follia, ha ucciso senza motivo. Questa è violenza".