Strage ferroviaria di Brandizzo, svolta nell’inchiesta. Indagati 2 manager Rfi

Perquisizioni nella sede di Torino di Rete Ferroviaria Italiana su mandato della procura di Ivrea

Di Redazione Cronache
Tags:
brandizzoferroviariainchiestarfistrage
Cronache

Strage ferroviaria di Brandizzo, svolta nell’inchiesta: indagati altri due manager Rfi

Quasi tre mesi dopo la strage ferroviaria di Brandizzo, che costò la vita a cinque operai, c’è un’ulteriore svolta nell’indagine della procura di Ivrea, che coinvolge direttamente Rfi con due nuovi indagati. Gli investigatori su delega della procuratrice capo di Gabriella Viglione hanno fatto blitz negli uffici di Torino (sia a Lingotto che a Porta Nuova) e a Roma.

I due indagati a cui questa mattina sono stati consegnati gli avvisi di garanzia rivestono ruoli di responsabilità in Rfi di grado superiore rispetto al capo scorta Antonio Massa: fin dai primi giorni dopo la strage la procura aveva da subito indirizzato un faro sull’operato della società che gestisce la rete ferroviaria, visto che i cinque operai morti stavano lavorando sui binari senza permesso quando furono travolti da un treno merci. Ed era presente sul posto il tecnico con il ruolo di scorta di Rfi, Massa, indagato per primo insieme al caposquadra di Sigifer Andrea Gibin.

LEGGI ANCHE: Strage di Brandizzo, un nuovo video cambia tutto. Operai avvisati del pericolo

Dopo la notizia dell’avviso di garanzia a Massa, Rfi aveva sostenuto che la responsabilità fosse unicamente sua. Eppure, in procura a Ivrea, molti testimoni (operai o ex) avevano confermato la tesi della prassi, sostenendo: “Lavoravamo sempre così. Spesso ci mettevamo sui binari senza l’autorizzazione e l’interruzione di linea”. E la responsabilità di dare il via ai lavori spetta proprio al tecnico di Rfi presente sul posto. Come, in generale, la prevenzione degli infortuni e tutto ciò che riguarda l’aspetto della sicurezza, è, secondo la procura, di Rfi, visto che i lavori avvengono sui binari, che sono di competenza delle ferrovie.

Gli indagati nell’inchiesta salgono così complessivamente a nove: oltre ai due dirigenti di Rfi, a Gibin e Massa, ci sono anche cinque vertici di Sigifer. Indagata anche la società Rfi assistita da Luigi Chiappero.