Strage Paderno, la confessione: "Li colpivo tutti al collo, non volevo soffrissero. Ma non bastava, ho dovuto insistere"

La procuratrice: "Impossibile stabilire il numero di coltellate, la scena del crimine è un bagno di sangue". Il killer aveva un desiderio: "Andare a combattere in Ucraina"

di redazione cronache
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Strage famigliare a Paderno Dugnano

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Strage Paderno, i dettagli del triplice omicidio. Il killer ha atteso i carabinieri col coltello sanguinante in mano

Riccardo ha confessato il triplice omicidio, il 17enne è crollato e ha raccontato nel dettaglio di aver compiuto lui la strage di Paderno Dugnano di domenica scorsa, ha ucciso prima il fratellino di 12 anni, poi la madre di 48 e infine il padre di 51. "Pensavo che una coltellata sarebbe bastata per uccidere". Nel piano covato nella sua testa per giorni, forse per mesi, Riccardo immaginava che papà, mamma e il fratello Lorenzo crollassero senza vita al primo affondo della lama. Come in un videogioco. "Invece ho capito che non era così. Per questo li ho colpiti più volte. Li sentivo soffrire e non volevo".

È una confessione terribile, quella di Riccardo C., il 17enne autore reo confesso della strage. Un triplice delitto - riporta Il Corriere della Sera - "ancora senza un movente preciso dal punto di vista giudiziario" ma che gli inquirenti indagano anche "da un punto di vista sociologico". Perché dopo aver interrogato parenti e amici" "non è emerso alcun presagio di conseguenze di questo livello". Un ragazzo - prosegue Il Corriere - "come tanti", senza segnalazioni precedenti, senza colpi di testa, senza mai atteggiamenti violenti. Studioso, preoccupato per il debito in matematica per il quale proprio ieri — il giorno dopo l’omicidio della mamma, del papà e del fratellino — avrebbe dovuto sostenere l’esame di recupero. "Ma non era eccessivamente preoccupato", ripete il nonno materno.

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Tra le cose messe a verbale — anche se è lo stesso Riccardo a non metterlo in relazione al triplice delitto — c’è anche un riferimento al suo "desiderio di andare a combattere in Ucraina". Un elemento su cui ora saranno svolti accertamenti informatici dai carabinieri. "Volevo raccontare che era stata mamma a uccidere il papà e mio fratello Lorenzo. Poi avrei detto che l’avevo colpita con il coltello", questo il suo piano iniziale. Studiava i dettagli da giorni. Dopo aver finito di infierire sui corpi dei familiari, il 17enne racconta di aver "preso il coltello e di averlo conficcato nel suo cuscino". Poi però riprende la lama e scende in strada a chiamare il 112. Dice che il pensiero di sterminare la famiglia l’aveva "covato per tutta la giornata" di sabato: "Poi è esploso".