Studente morto in Vaticano, il procuratore ad Affari: "Si è tolto la vita"

Il 20enne trovato impiccato in una residenza per turisti. Due compagni avrebbero rifiutato le sue avances. Parla con Affari il procuratore del Vaticano Diddi

di Eleonora Perego
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Cronache

La lite con i compagni e le avances rifiutate, la rivelazione di Affari: "Lo studente americano 20enne si è tolto la vita". Parla il procuratore della Santa Sede Diddi

Iniziano a farsi più nitidi i contorni del giallo del ragazzo trovato impiccato in bagno nella Casa Bonus Pastor, in via Aurelia, nella zona del Vaticano. Se inizialmente gli investigatori non avevano escluso nessuna pista, ora il Promotore di Giustizia del Vaticano Alessandro Diddi, parlando con Affaritaliani.it, non lascia più spazio a dubbi: “Il ragazzo si è tolto la vita. Abbiamo fatto una serie di approfondimenti, lavorando congiuntamente con l’autorità giudiziaria italiana visto che la struttura si trova in una zona extra-territoriale, e siamo giunti alle stesse conclusioni”.

L’allarme era scattato giovedì, quando uno degli educatori che aspettava il giovane a lezione - il ventenne americano si trovava a Roma per frequentare un corso estivo - era andato a cercarlo perché non aveva più sue notizie. “Ieri mattina, spiega il procuratore Diddi- abbiamo fatto il sopralluogo con il medico legale, a cui abbiamo conferito l’incarico per l’autopsia che si svolgerà nei prossimi giorni. Come in ogni caso in cui non c’è morte naturale, abbiamo aperto un fascicolo”. Un atto dovuto, così come dovuto è stato il passaggio di consegne all’ambasciata americana per “comunicare alla famiglia la terribile notizia”, sottolinea Diddi. 

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Sulle ragioni del gesto estremo fonti di Affaritaliani.it confermano le testimonianze degli studenti: la vittima avrebbe avuto un diverbio con due compagni di stanza, i quali avrebbero rifiutato le sue avances. A quel punto i due sarebbero usciti e avrebbero passato la notte altrove. Rientrati l'indomani per cambiarsi prima di andare a lezione, avrebbero visto il ventenne ancora addormentato sul letto. Questo è l'ultimo momento in cui l'avrebbero visto vivo. "Erano tutti sotto choc, visto che dormivano nella stessa stanza, e hanno saputo che un loro coetaneo e coabitante si è suicidato”, conclude il procuratore del Vaticano Diddi.