Taranto, preside picchiato dal padre di uno studente: "Lo Stato non fa niente"

La rabbia del dirigente aggredito: "I genitori si sentono padroni e non educano i figli. Quell'uomo mi ha preso a calci e pugni"

Di Redazione Cronache
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Taranto, preside picchiato: "Avevo chiesto alla madre di una bimba di cambiarle la biancheria. Poi ha mandato il marito"

Un preside di una scuola di Taranto è stato preso a calci e pugni dal padre di una bambina di 3 anni. Il dirigente aveva convocato la madre della piccola per un cambio di biancheria ed è scoppiato il caos. "Sono tanto amareggiato per quanto accaduto. La scuola è l’anello debole in uno Stato altrettanto debole e destinato al fallimento se le cose non cambiano". Marco Cesario sta tornando a casa 24 ore dopo l’aggressione subita nell’istituto scolastico di cui è dirigente. "La signora - spiega il preside aggredito a Il Corriere della Sera - s’è presentata già in preda al nervosismo perché stufa di essere chiamata ripetutamente per questa incombenza. Le stavo spiegando che i bimbi della materna dovrebbero essere autonomi e lei, per tutta risposta, ha urlato che se ne infischiava del regolamento".

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"L’ho invitata ad abbassare i toni - prosegue il preside a Il Corriere - altrimenti avrei dovuto chiamare i carabinieri per riportare la situazione alla normalità. Ed è a questo punto che ha dato in escandescenze. Allora me ne sono tornato in presidenza per evitare ogni tipo di conflittualità. Dopo cinque minuti mi ritrovo davanti il marito, la moglie dietro a spalleggiarlo. L’uomo mi ha afferrato e sbattuto a terra colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra anche la signora ha tentato di darmi un calcio e ha gridato “ora chiamali i carabinieri”. Sono scappato. Avevo il maglione strappato tanta è stata la violenza dell’uomo. La vice preside ha cercato di fermarli e s’è presa anche lei qualche colpo. I genitori non fanno più i genitori, non educano. Ovviamente è un discorso generale. Prendono sempre le loro difese. Accade nella scuola come nella sanità: dovrebbero essere i servizi più importanti della società, ma sono trascurati. A volte penso che servirebbe la vigilanza delle forze dell’ordine".