Taxi sciopero: 48 ore di protesta contro il Ddl concorrenza

La decisione di scioperare è stata comunicata con una nota da Fit Cisl

Taxi
Cronache
Condividi su:

In tutta Italia i taxi sscioperano per 48 ore, contro il Ddl concorrenza

In tutta Italia i taxi sono fermi da questa mattina, 5 luglio, a partire dalle 8 per 48 ore, a seguito dell'esito dell'incontro tra la viceministra Teresa Bellanova e i sindacati dei tassisti, avvenuto nella giornata del 4 luglio.

La decisione di scioperare è stata comunicata con una nota da Fit Cisl: "Le due giornate di fermo sono confermate ed inevitabili, in quanto, al momento, il futuro di migliaia di famiglie è fortemente a rischio".

In particolare i sindacati spiegano: "Perché l'articolo 10 del Ddl Concorrenza non verrà stralciato ma modificato nelle parti non sostanziali, siamo sempre più convinti che la riscrittura delle norme per migliorare il settore debba avvenire non con una legge delega inserita in un Ddl concorrenza ma attraverso un provvedimento di confronto tra categoria, governo e sindacati".

Lo sciopero dei tassisti indetto per oggi e domani al termine dell'incontro al Mims durante il quale il sindacato ha riscontrato tuttavia "positivi segnali di apertura al confronto e al dialogo da parte della vice ministra Bellanova, che riteniamo fondamentali in questa fase delicata per la categoria che è stata messa in ginocchio dalla crisi pandemica e dalla quale non è ancora uscita".

"Così come pure non possiamo non apprezzare l'impegno e la volontà del Ministero - ha aggiunto Fit Cisl - nel puntare a una soluzione che crei accordo tra operatori e le organizzazioni sindacali". Fit Cisl ha precisato che la richiesta "rimane quella dello stralcio dell'art.10" del Ddl Concorrenza, "articolo che delega al Governo una Legge per riformare il settore del Tpl non di linea, senza alcuna garanzia di tutela degli operatori e della qualità ed efficienza del servizio rivolto agli utenti" e che, a questo proposito, "la riscrittura del testo dell'articolo 10, che dovrebbe intercettare parte delle norme attese da tre anni per la regolamentazione del settore, necessita della massima collaborazione tra tutte le parti interessate e anche noi, come sindacato coinvolto nella discussione, non ci sottrarremo".