Tentato furto di 1,10 €, assolto dopo nove anni. I problemi della giustizia
La parola fine arriva in Cassazione, interviene la legge Cartabia. Mancava la querela per l'azione penale
Tentato furto di 1,10 €, nove anni di processi...poi la legge Cartabia a complicare le cose
Dopo nove anni di battaglie in tribunale arriva la parola fine su una vicenda che ha dell'incredibile, un uomo era finito a processo per il tentato furto di 1,10 €, la Cassazione si è espressa per l'ultima volta e l'imputato è stato assolto. Ma ci sono voluti anni per cancellare una doppia condanna per un tentativo di rubare delle monete da un parcometro. Oltre al danno la beffa, la Cassazione ha stabilito che l'azione penale non sarebbe nemmeno dovuta iniziare, mancava infatti la querela, atto obbligatorio dopo la riforma Cartabia anche per il tentato furto, non solo per il furto. La Corte d'Appello - riporta Il Sole 24 Ore - aveva considerato il reato aggravato perché il "colpo", tra l'altro non riuscito, era stato messo in atto dal ricorrente, classe '71, su un bene destinato a un servizio di pubblica utilità.
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Un'aggravante che, dopo l’entrata in vigore del Dlgs 150/2022, è tra le eccezioni che consentono di procedere d’ufficio. L'aggravante per il furto tentato - prosegue Il Sole - scatta dunque a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'ente erogatore come del fruitore del bene o del danno effettivamente provocato. Nel caso esaminato è stato invece violato il diritto di difesa, perché la natura del bene doveva essere oggetto di valutazione. Invece mai, nel corso del processo - passato anche per la sezione “stralcio” per poi tornare alla sezione ordinaria - si è discusso del punto cruciale del bene sottratto al pubblico servizio.