Terrorismo, "ideologo" della Jihad arrestato nel Torinese

Il giovane era stato condannato nel 2019 per aver partecipato all'organizzazione terroristica "Stato Islamico"

di Redazione
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Cronache

Torino, arrestato terrorista

Un cittadino marocchino di 29 anni, naturalizzato italiano, Elmahdi Halili, di Lanzo Torinese (Torino), appartenente all'Isis, e' stato arrestato stamane per partecipazione ad associazione terroristica internazionale.

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere e' stata eseguita stamane da personale della questura di Torino, a conclusione di un'indagine della Digos, coordinata dalla Procura torinese. Il giovane era stato condannato nel 2019 - la sentenza e' divenuta irrevocabile nel 2022 - per aver partecipato all'organizzazione terroristica 'Stato Islamico', con il ruolo di 'ideologo' della Jihad in Italia.

Sia nel suo periodo di detenzione carceraria sia dopo essere tornato in liberta', Halili ha dichiarato con orgoglio - secondo gli investigatori - di continuare ad appartenere all'Isis, manifestando piu' volte propositi bellicosi e violenti.

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Proprio oggi, la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nel suo intervento alla Conferenza Ue contro il crimine, ha affermato che "dal 2021 al 2027 investiamo 2 miliardi di euro dal Fondo sicurezza interna per migliorare lo scambio di informazioni, promuovere la cooperazione transfrontaliera e rafforzare la nostra lotta contro la criminalita' e il terrorismo. La solidita' finanziaria e' fondamentale per la nostra sicurezza". 

FdI: "Bene arresto terrorista, venga espulso"

"Esprimo soddisfazione per l'arresto di un cittadino di origine marocchina affiliato all'Isis, di cui mi auguro si proceda all'espulsione immediata. Questa significativa operazione dimostra, ancora una volta, l'alta qualita' che i nostri apparati nazionali antiterrorismo portano avanti quotidianamente, con indagini fondamentali per l'arresto di terroristi presenti o in arrivo sul nostro territorio". Cosi' il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Augusta Montaruli.

"Il rischio radicalismo in Italia - sottolinea - e' reale e per questo servono interventi mirati per sradicare un proselitismo che si anima e a volte viene rafforzato durante i periodi di detenzione in carcere. Per il governo Meloni, la sicurezza nazionale e' una priorita' assoluta, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, segnato dall'intensificarsi del conflitto mediorientale e dalla crescente minaccia del fondamentalismo islamico. Una attenzione dimostrata anche dalla norma "anti lupi solitari", presente nel pacchetto sicurezza al vaglio della Camera, che dara' ulteriori strumenti affinche' chi attenta al nostro Stato non abbia tregua".