Terrorismo, "anche noi un obiettivo. Al pari degli altri Paesi europei"
L'avvertimenti di Diego Parente, direttore centrale della polizia di prevenzione e del Casa, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo
"Attenzione sempre elevata e in particolare dopo il 7 ottobre"
"Siamo un obiettivo al pari di altri Paesi europei. Nella propaganda jihadista, Roma viene indicata come target remunerativo proprio come altre capitali, pensiamo a Londra e Parigi". Lo spiega il direttore centrale della polizia di prevenzione e del Casa, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, Diego Parente, in un colloquio con il Corriere della Sera rilanciato dall’Ansa. Una narrativa che "è stata incentivata da quanto accaduto il 7 ottobre scorso con l'attacco di Hamas a Israele per una serie di ragioni, fra cui il tentativo dei principali brand terroristici di trasformare quel conflitto in una guerra di religione, con invito ai propri affiliati a colpire ovunque ebrei e crociati", prosegue.
"Da molto tempo i target cristiani vengono colpiti da esponenti dello Stato islamico, soprattutto in Africa ma recentemente anche in Turchia, e l'Italia è un Paese simbolo della cristianità - sottolinea Parente - L'attenzione sul fenomeno terrorismo è sempre stata elevata e proprio dopo il 7 ottobre abbiamo ulteriormente alzato l'asticella implementando sia le attività di monitoraggio investigativo sia di tutela di obiettivi sensibili". In particolare, "vengono seguite con attenzione tutte le manifestazioni: solo marginalmente si sono verificati incidenti, ma il timore è che la diffusione di un clima di odio possa ulteriormente favorire un processo di radicalizzazione violenta". Molte operazioni che sono state portate a termine "traggono origine da un attento monitoraggio del web, ormai luogo privilegiato per innescare radicalizzazioni violente, analizzate dal Casa come anche i maggiori teatri di crisi potenzialmente forieri di minacce per la sicurezza dell'Italia e dei suoi interessi all'estero", conclude.