"Ti ammazzo e ti faccio a pezzi", minaccia la figlia 13enne per farle lasciare la scuola e sposarsi

"Vi uccido tutti". Anni di violenze e botte ai familiari, tra cui un figlio disabile

di redazione cronache
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A Roma la madre di una 13enne del Bangladesh ha denunciato le violenze del marito, che avrebbe costretto la figlia a lasciare la scuola per sposarsi

Da Roma arriva l'ennesimo caso di una giovanissima costretta dalla famiglia a sposarsi. La denuncia è partita in questo caso dalla madre di una 13enne del Bangladesh, che ha raccontato in tribunale le violenze da lei subite e dai figli, di cui uno disabile, da parte del marito. 

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"Mi ha picchiata con calci e pugni e persino con un bastone. - ha rivelato la donna con l'aiuto di un interprete - Nostra figlia voleva continuare a studiare, ma per mio marito sarebbe dovuta tornare nel nostro Paese di origine per sposarsi con il ragazzo a cui era stata promessa. Veniva picchiata e minacciata, il padre le diceva che non appena avrebbe compiuto 14 anni l’avrebbe mandata in Bangladesh”. Il 16enne promesso sposo della ragazza l'avrebbe invece minacciata di pubblicare online alcune sue foto intime se non si fosse presentata in Bangladesh per il matrimonio.

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La pm Stefania Stefanìa, riporta La Repubblica, contesta all'uomo i reati di maltrattamenti e lesioni. Il suo comportamento viene descritto come "dispotico e violento" e dopo le aggressioni avrebbe addirittura impedito ai familiari di ricevere cure mediche. Non mancavano le minacce e la promessa che li avrebbe "uccisi tutti e fatti a pezzi, tanto che non li avrebbero più trovati". Gli investigatori hanno descritto "un sistema di vita familiare abitualmente doloroso e pericoloso" con l'uomo che costringeva in più occasioni le vittime ad allontanarsi.